La schiavitù umana esiste ancora, per quanto volgiamo gli occhi e le orecchie altrove. Non sono forse schiave quelle donne che, in fuga da povertà o guerre, per una manciata di pane sono costrette a prostituirsi nei nostri marciapiedi?
Il compito di accoglierle e proteggerle talvolta passa attraverso “piccole” comunità e non nelle mani della “grande” politica. Uso le virgolette proprio a significare il rovesciamento del significato dei due aggettivi.
Una piccola comunità dal grande cuore è, ad esempio, quella di Casa di Rut, un centro di prima accoglienza gestito da Suore Orsoline, che a Caserta ha salvato dalla strada e ospitato molte donne migranti.
Il prossimo 2 ottobre Casa Rut compirà 20 anni di attività. Ogni anno è una buona ragione, credo per tutti, per aprire le porte di casa alla speranza.Così il Centro aprirà le sue porte al pubblico per celebrare questa ricorrenza così importante e carica di significato, sia sabato 3 che domenica 4, dalle 16 alle 20. L’appuntamento è in Corso Trieste 192.
La Fondazione Angelo Affinita ha scelto di sposare in pieno questo stile di accoglienza al prossimo. Il ventesimo anniversario di Casa Rut è davvero una bella occasione per vedere da vicino la concretezza di quanto finora fatto dalle sorelle.
Per questo chiedo anche a te di mostrare la tua vicinanza al Progetto.
È semplice: basta una donazione.
Giovanni Affinita