Questo articolo leggilo come una rivalsa, come un dono e un’idea per il mondo diverso che si sta affacciando all’orizzonte.

Oggi ti racconto di una notizia che speravo di leggere già qualche tempo fa, ma che sono lieto di avere letto di recente. Il settore pubblico si sta finalmente rendendo conto che non può farcela da solo.

Se sei uno dei nostri lettori abituali saprai già quanto noi della Fondazione Angelo Affinita teniamo alla collaborazione tra settore pubblico e settore privato. Sai quanto siamo convinti che senza una giusta ripartizione dei compiti la società rischi il tracollo.

Di questa nostra convinzione ci siamo impegnati, fin dalla nostra fondazione nel 2004, a dare dei frutti concreti per dimostrare, facendo la nostra parte, che l’assistenzialismo pubblico altro non è che una forma di elemosina fine a se stessa, senza sbocchi, senza futuro.

Così, partendo da questo presupposto, ti dico che ad Aosta, in una delle province più ricche d’Italia, l’amministrazione pubblica ha chiesto l’aiuto dei privati per riqualificare le periferie.

Il bando di selezione è già online, ma la città di Aosta è coinvolta in una più ampia azione governativa e ministeriale che mira, trovando partner tra i privati e nel terzo settore, a riqualificare le periferie italiane.

È questa una splendida notizia, una questione che, se gestita in modo adeguato, potrebbe ripristinare il patto sociale e tornare a creare ricchezza in questo Paese.

Per dirla in modo semplice: lo stato ha capito che non può farcela da solo, ha teso la mano, e ora tocca agli imprenditori rispondere, tocca agli imprenditori italiani tornare a dare ricchezza.

La Fondazione Angelo Affinita sostiene da tanto tempo il bisogno fisiologico che ha lo stato degli imprenditori, il bisogno della società di una figura che crei ricchezza, che la sviluppi con intelligenza e affidabilità.

Per questo ti racconto questa storia, e per questo ti dico di dare un’occhiata a tutto il lavoro che la nostra fondazione cerca di creare nelle periferie campane.

Ti consiglio di iniziare dal MammutBus, il ludobus, finanziato da noi che viene utilizzato dal Centro territoriale Mammut per organizzare feste di strada e riqualificare i quartieri malfamati di Scampia.

Ma dai un’occhiata anche a Creattiva, che si prefigge di insegnare ai carcerati delle carceri minorili un mestiere che, una volta fuori dal carcere, li possa fare uscire una volta per tutte dal brutto giro della malavita.

Sono gesti semplici, questo è chiaro, gesti semplici di cui uno stato ha bisogno. Bene quindi per questo nuovo sviluppo, bene per lo stato, bene per i privati, bene per il benessere di tutti gli italiani.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

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