Bisogna sempre trovare il tempo per la tenerezza. Il tempo per prendere qualcosa che è vecchio e trasformarla in qualcosa di nuovo.

E io oggi ti racconto questa storia per questo motivo: senza una missione, senza un dovere, l’uomo è ben poca cosa. Senza la tenerezza cosa è l’uomo?

Cosa è l’uomo senza generosità?

Quante volte in un giorno parli dell’Africa? Te ne ricordi ogni volta che i tuoi figli lasciano il cibo nel piatto. Te ne ricordi guardando la vetrina di un’agenzia di viaggi, guardando il telegiornale.

Noi vogliamo risolvere un problema che non ha soluzione. Un problema per il quale da sempre si cercano rimedi, per il quale non ne sono mai stati trovati. E VOGLIAMO FARLO CON IL TUO AIUTO.

Bene io ti dico cosa credo si possa fare: POSSIAMO AIUTARE. Possiamo contribuire allo sviluppo culturale e sociale di questo meraviglioso e torturato continente.

Quindi te lo dico subito: NOI NON FACCIAMO BENEFICENZA. Se a te questo va bene, continua pure la lettura.

Quello che noi vogliamo fare è infatti ben lontano dalla beneficienza.

Occorre guardare con intelligenza alle difficoltà africane e mettere i suoi abitanti nella condizione di lavorare, di guadagnarsi il pane con le loro mani, lavorando, producendo, creando ricchezza.

Tu mi dirai che fare una cosa del genere ti sembra impossibile, e io potrei risponderti molto semplicemente: LO FACCIAMO GIÀ.

Con questo progetto:

Il progetto nasce da un’iniziativa del Centro Studi “Nolanga” di Yaoundé, capitale del Camerun ed è al centro di un più ampio programma di formazione dei giovani ragazzi di Yaoundé e di tutto il paese.

Grazie a questa iniziativa si stimola il TESSUTO SOCIALE. Così i giovani camerunensi lavorano anche per i loro concittadini più poveri, che vivono in condizioni di miseria assoluta.

Il mezzo per realizzare tutto questo non è l’elemosina. L’unico mezzo è l’emancipazione. Camminare con le proprie gambe.

Trovare una via da indicare a questi ragazzi, un lavoro, un sogno grazie al quale riscattarsi e intraprendere il percorso che li attende.

Per questo la Fondazione Angelo Affinita supporta il progetto Ndogmbiang-Edéa, e per questo ha scelto di investire capitali in una zona rurale come questa.

Stiamo parlando di un tasso di analfabetismo che coinvolge quasi il 30 % degli abitanti e di cure mediche pressochè inesistenti.

Abbiamo sostenuto centinaia di studenti e incoraggiato i giovani dando loro una piccola grande speranza. Quella che si pone davanti a noi è una grande possibilità, possiamo favorire una parte della popolazione mondiale in grande difficoltà. Possiamo e dobbiamo aiutare questi uomini.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.