Quando lo sport promuove collaborazioni all’insegna della solidarietà si ottengono risultati che nessuna vittoria sul campo potrebbe dare. Scopri come la pallavolo può aiutare delle giovani donne a rinascere
Pensa per un attimo alla parola sport. Quali sono le immagini che ti vengono subito in mente?
Probabilmente quelle legate al tuo sport preferito, alla tua squadra del cuore. Oppure alla forma fisica, al benessere ed al sano divertimento una partitella tra amici.
Insomma, è difficile che le prime immagini che associamo alla parola sport siano negative. Lo sport ci fa vivere alcuni dei momenti più belli delle nostre vite. Se non belli, sicuramente intensi.
Ma il concetto di sport è associato anche ad una serie di valori che lo caratterizzano: il rispetto reciproco, la solidarietà, la lealtà ed altri sentimenti che ci aiutano a crescere ed a migliorare il nostro quotidiano.
Ci sono però delle occasioni in cui questi valori vengono meno e prevalgono quelli del profitto ad ogni costo e,soprattutto, fenomeni come il razzismo, la violenza e l’odio.
Quante volte hai sentito parlare ultimamente di partite di calcio sospese per episodi di razzismo? Quante volte la violenza ha preso il sopravvento dentro e fuori dal campo di gioco con scontri tra tifosi?
Episodi che costituiscono dei pessimi esempi soprattutto per i più piccoli, i primi a risentirne quando lo sport viene sporcato dalla violenza.
E in questo tipo di sport non vince nessuno.
Ma devi sapere che, per fortuna, ci sono storie bellissime che ci lasciano un briciolo di speranza e ci fanno pensare che lo sport ed i valori positivi quali la solidarietà non possano fare altro che andare a braccetto.
Qualche giorno prima del suo esordio in serie A1, la VolAlto 2.0 Caserta ha annunciato una bellissima collaborazione all’insegna della solidarietà e della beneficenza.
Durante la presentazione della squadra, infatti ha comunicato l’avvio di una collaborazione che riempie il cuore di gioia e lega due bellissime realtà del territorio casertano.
Il club rosanero, infatti, sosterrà per tutta la stagione 2019-2020 l’operato di Casa Rut, un centro di accoglienza delle suore orsoline che dal 1995 strappa giovani donne, soprattutto migranti e vittime della tratta, dalle mani dei loro aguzzini.
Donne che spesso hanno figli piccoli e vivono situazioni di sfruttamento inimmaginabili ma che, grazie a Casa Rut trovano un luogo sicuro dove stare e dove ritrovare la dignità di donne.
Il progetto di Casa Rut e Volalto 2.0 prevede varie attività che possono essere sintetizzate con questa frase: “Cammini di donne su sentieri di libertà”.
Infatti le ospiti del centro di accoglienza potranno uscire dalla sofferenza e dare un’ulteriore slancio al loro riscatto attraverso queste attività:
momenti di interscambio, non solo culturale, con le atlete della squadra per confrontarsi ed arricchirsi reciprocamente
potranno assistere agli allenamenti a porte chiuse che si terranno al PalaVignola
Inoltre la Volalto 2.0 devolverà parte degli incassi di ogni gara a sostegno di Casa Rut.
Una notizia molto bella per noi della Fondazione Angelo Affinita che da anni possiamo contribuire alla rinascita di queste ragazze grazie al contributo di tanti imprenditori e liberi professionisti come te che hanno scelto di sostenerci.
Persone che sono entrate a far parte della nostra famiglia ed insieme ai quali vogliamo vincere la partita della solidarietà.
E tu? Vuoi vincere insieme a noi e dare il tuo contributo per salvare queste giovani donne dallo sfruttamento e dare loro la possibilità di costruirsi una vita dignitosa?
So benissimo che in questo periodo è molto complicato chiedere sacrifici, anche per una giusta causa come questa. Ma tu sei una persona che conosce il sacrificio molto bene e e so che prenderai sicuramente in considerazione la possibilità di aiutarci per vincere tutti insieme.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Di fronte a fenomeni come la mafia nigeriana si rimane inermi, pensando di non poter fare nulla. Ma per fortuna c’è chi ha deciso che questi criminali si possono combattere, strappando dalle loro grinfie le ragazze vittime della tratta. Scopri come dare il tuo contributo per sconfiggere questi sfruttatori mettendo fine al loro business di morte e restituendo gioia e dignità a tante ragazze africane
Ci sono delle tragedie alle quali è impossibile rimanere
indifferenti.
Spesso sono cose che non ti riguardano in prima persona, che
sfiorano marginalmente la tua vita.
Eppure le ingiustizie ti prendono allo stomaco, così come la
rabbia che ti fa sentire impotente di fronte a certi fenomeni.
Uno di questi è sicuramente quello che riguarda la tratta di esseri umani che va ad
alimentare il business della sempre più temibile mafia nigeriana.
La criminalità africana è ormai una realtà consolidata in
tanti paesi del mondo, compresa l’Italia.
Prostituzione, sfruttamento sessuale, droga, omicidi e
addirittura traffico di organi in alcuni paesi. La mafia nigeriana è una mafia
silenziosa, che si fa sentire poco nel nostro paese non perché la sua presenza
sia marginale ma perché la gran parte delle vittime è costituita proprio dai
nigeriani stessi.
E l’aspetto più tragico di questo business di morte è che a pagarne le spese sono perlopiù giovani donne.
Le vittime della tratta vengono strappate alle loro famiglie
con l’inganno. Promettono loro un posto di lavoro in Europa, le convincono ad
affrontare il deserto e la traversata in mare, fino alle coste siciliane.
Ma una volta giunte in Italia vengono costrette a
prostituirsi dai violenti sfruttatori senza il minimo rispetto della vita
umana.
Recentemente, di questo fenomeno ha parlato anche il
settimanale L’Espresso con un’inchiesta sul business della mafia
nigeriana (la trovi a questo link: https://bit.ly/341lPFt
). Un’inchiesta raccapricciante, che racconta le storie di ragazze che sembrano
uscite da un romanzo thriller ma che rappresentano la realtà di tantissime
giovani ingannate, sfruttate e delle quali, spesso, non si ha più nessuna
traccia.
Ma quale aiuto concreto puoi dare a queste ragazze? Cosa
puoi fare per far fronte al loro grido di dolore tu che fare di tutto per
aiutarle, per tendergli la tua mano, ma che ti senti impotente di fronte a
fenomeni criminali così terribili?
La Fondazione Angelo
Affinita ha trovato il modo per fare qualcosa di concreto e non rimanere
inermi davanti a storie del genere.
Grazie al sostegno di imprenditori e liberi professionisti
come te, abbiamo deciso di sostenere Casa
Rut e la Cooperativa New Hope,
due realtà che nel territorio casertano provvedono ad offrire un posto sicuro a
queste ragazze scappate o sottratte ai loro aguzzini e, soprattutto, gli
strumenti per ritrovare la propria dignità e ricostruirsi una vita.
Casa Rut è un centro
di accoglienza fondato dalle suore
Orsoline nel territorio casertano che negli anni ha accolto più di 500
ragazze, spesso con i loro bambini.
Alcune di queste lavorano nella Cooperativa New Hope, dove
producono accessori fatti con stoffe africane ed esprimono le loro capacità, la
loro fantasia e soprattutto, il loro talento.
In questo modo, le donne ritrovano il sorriso e si sentono
realizzate attraverso l’unica cosa che può restituire dignità alle persone e
cioè, il lavoro; che permette loro di sentirsi libere, indipendenti,
realizzate.
Chi meglio di te sa quanto valore può aggiungere il lavoro
alla vita di un uomo o di una donna?
Tu hai deciso di migliorare il mondo attraverso la tua
attività che hai costruito con grandi sacrifici e, anche se la strada di queste
donne è stata molto più travagliata della tua, avete in comune il fatto di aver
costruito da zero, con sofferenza, ciò che vi rende felici ogni giorno.
Ma cos’altro rende la Cooperativa New Hope di così speciale?
In che modo riesce a fare la differenza per queste ragazze?
Innanzitutto attraverso la formazione e la crescita. Le ragazze apprendono tecniche di sartoria attraverso lezioni teoriche e pratiche con esperti del settore
Niente assistenzialismo. Per distruggere la tratta è necessario far ritrovare dignità a queste ragazze e far capire loro che il futuro è bello e radioso e possono costruirlo con le proprie mani, grazie al proprio talento.
Le tessitrici di
nuove speranze diventano la prova vivente che la mafia nigeriana si può
sconfiggere e che una nuova vita è possibile per tutti.
La chiave per vincere questa battaglia passa per forza di
cose attraverso la dignità restituita a queste ragazze. Dignità riguadagnata con
il lavoro e la bellezza e non facendo sentire queste donne bisognose.
Se vuoi combattere questa battaglia insieme a noi e vuoi
restituire gioia e speranza a tante donne, questo è il momento giusto per
farlo. Grazie al tuo contributo chi oggi è una schiava, domani potrà trovare
dignità e libertà!
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la
differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo
decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una
donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di
essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare
crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Fonte immagine di copertina: pagina Facebook Casa Rut
La perseveranza è un valore che caratterizza fortemente l’operato della Fondazione Angelo Affinita. Attraverso la sua testimonianza, Suor Rita Giaretta ci insegna quanto sia importante per costruire un mondo migliore e tessere nuove speranze. E ci indica qual è l’unico modo per ottenere risultati concreti attraverso la beneficenza
Perchè abbiamo scelto proprio la parola perseveranza come filo conduttore del XIX Charity Gala?
Le parole che suor Rita Giaretta ha pronunciato durante il suo intervento in quell’occasione, ci possono fornire un ottimo esempio del perché questo valore sia così importante.
Suor Rita è una donna straordinaria. Dal 1995 combatte una lotta contro un terribile nemico: la tratta degli esseri umani. Una realtà che in Italia sta diventando sempre più diffusa grazie a personaggi senza scrupoli che schiavizzano giovani donne fuggite dalla loro terra in cerca di una vita migliore.
Donne che invece si ritrovano ad essere vittime di violenza, di abusi. Costrette a prostituirsi per poter sopravvivere ai propri aguzzini. Una vera e propria forma di schiavitù, dalla quale è molto difficile uscire.
E tutto questo accade magari sotto i nostri occhi distratti: le vediamo sulla strada, di ritorno dal lavoro oppure quando andiamo al centro commerciale, cercando di nascondere questa realtà ai nostri figli, sperando che non guardino fuori dal finestrino.
Suor Rita decise con coraggio di non distogliere lo sguardo e iniziò ad avvicinare queste ragazze che inizialmente si mostravano intimorite e diffidenti.
Poi, l’8 marzo del 1997, insieme alle altre Suore Orsoline hanno iniziato a frequentare le aree più calde di Caserta, per donare vasetti di primule alle ragazze, con un biglietto nascosto: “Cara amica, qualcuno pensa a te con amore”.
Questo gesto di speranza e di non giudizio ha dato il via ad un progetto di accoglienza che ha fornito aiuto e protezione a tantissime giovani migranti.
Nel 1997 Suor Rita ha fondato a Caserta Casa Rut, un luogo di amore, crescita e protezione per le giovani vittime della tratta e per i loro bambini.
Ma dare un tetto, un pasto caldo e tanto amore a queste ragazze non bastava. Suor Rita ha lottato fortemente perché potessero ritrovare la propria dignità di donne attraverso il lavoro e, nel 2003, grazie all’aiuto di tanti amici e sostenitori, è nata la Cooperativa NewHope, un laboratorio di sartoria artigianale in cui le ospiti di Casa Rut possono crescere professionalmente.
Le donne che hanno avuto la fortuna di incontrare Suor Rita e che hanno avuto perseveranza e coraggio, oggi rappresentano un presidio di resistenza attiva in un territorio non facile. Queste ragazze erano scarti umani e, grazie a questo progetto, sono diventate delle vere e proprie tessitrici di nuove speranze, protagoniste di un grande miracolo.
“Dobbiamo imparare a riconoscere i veri miracoli nella vita. Questo è il miracolo che parla di perseveranza, che parla di speranza, di amore e passione.”
Queste parole di Suor Rita Giaretta ci danno grande forza per continuare a credere in questo sogno di dignità, di liberazione. Di affermazione professionale come forma di riscatto da un passato difficile.
Anche in un momento molto complicato come quello che stiamo vivendo: le politiche migratorie del governo vanno in una direzione molto restrittiva e, poiché molte delle ragazze che lavorano alla Cooperativa NewHope sono delle richiedenti asilo, si rischia che perdano dei diritti fondamentali e non possano più accedere a percorsi formativi che gli consentano di emanciparsi attraverso l’acquisizione di nuove competenze ed il lavoro.
C’è il pericolo, insomma, che siano costrette in una sorta di limbo: questa situazione rischierebbe di paralizzare l’attività della Cooperativa e le ragazze, impossibilitate a prendere parte a qualsiasi percorso formativo potrebbero dover rinunciare ad ogni forma di integrazione, facendo sì che si possa fornire loro solo quello sterile assistenzialismo che annulla la dignità umana.
Proprio quello che non dovrebbe accadere se si vuole veramente fare del bene.
Noi della Fondazione Angelo Affinita, grazie ai tanti imprenditori come te che ci supportano, abbiamo detto no ad ogni forma di assistenzialismo e aiutiamo giovani, donne e bambini a costruirsi un futuro migliore con le proprie mani.
Lo spirito di impresa caratterizza il nostro operato e tutti i progetti che sosteniamo non sono volti a sfamare dei bambini per qualche giorno permettendoci di lavarci le coscienze, ma ad ottenere risultati concreti nel lungo periodo.
Questo è un nuovo modo di fare beneficenza, caratterizzato proprio da quella perseveranza che ritroviamo in Suor Rita e, in genere, negli imprenditori che fanno bene il loro lavoro. Un metodo che ci permette di costruire un futuro migliore per tutti dato che:
aiutiamo i bambini attraverso percorsi educativi e formativi. Questo ci permette di avere risultati esponenziali: ogni ragazzo che impara un mestiere e riesce a sfuggire dalla miseria diventa un maestro ed un esempio positivo per tanti altri bambini
non ci piace l’assistenzialismo. Perché dare del pesce quando si può insegnare a pescare?
crediamo nello spirito imprenditoriale e vogliamo infonderlo nelle nuove generazioni perché trovino la forza per migliorare concretamente la realtà che li circonda.
Oggi, grazie alla perseveranza ed all’aiuto di tanti imprenditori come te abbiamo aiutato tantissimi bambini e tante donne a sognare, ad iniziare una nuova vita.
E abbiamo contribuito al successo delle tessitrici di nuove speranze che riempiono di colori la città di Caserta e non solo, poiché i loro manufatti, come gli zainetti o le borse, vengono anche portati a spasso contaminando con gioia e speranza la nostra umanità.
Aiutaci anche tu a diffondere gioia e speranza. Con il tuo aiuto potremo fare molto di più!
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Per veder sorridere i tuoi bambini faresti qualunque sacrificio, eppure basta passare del tempo con loro per farli felici. Anche per restituire la libertà a giovani donne vittime della tratta dei migranti è sufficiente un piccolo gesto d’amore. Scopri quale!
Immagina di tornare a casa dopo una serata trascorsa insieme ai tuoi figli. Il tuo lavoro ti tiene molto impegnato ed il tempo che riesci a dedicargli è molto poco. E ti capita spesso di ripetere “Non adesso, sono occupato!”ad una loro richiesta di attenzioni. Così decidi di ritagliarti una serata da passare insieme a loro e di portarli al cinema a vedere un bel film divertente.
Dopo aver riso insieme, finalmente felici e spensierati, decidete di rimettervi in macchina per tornare a casa.
Ma per strada qualcosa attira la tua attenzione.
Il cinema si trova in una zona un po’ isolata, notoriamente frequentata da tante prostitute. Ragazze senza un volto né un nome, costrette a vendere il proprio corpo lungo stradoni di periferia. Una scena che si ripete in tantissime città del mondo, tanto che ci si fa l’abitudine.
Ma il tuo sguardo si sofferma su un particolare: attorno ai fuochi accesi da queste donne per riscaldarsi ce ne sono alcune giovanissime. Delle ragazzine, che avranno giusto qualche anno in più dei tuoi figli.
Delle donne bambine che potrebbero essere tue figlie o sorelle. Che chissà quali storie nascondono nei loro occhioni malinconici.
Purtroppo sai benissimo che non si tratta di storie come quella che hai appena visto al cinema.
Sono storie di giovani migranti vittime della tratta della prostituzione.
Molte di esse sono minorenni, alcune hanno figli piccoli a carico. Ragazze come Hope e Blessing, che sono state strappate dalla loro casa in Nigeria, hanno affrontato il deserto ed il mare. Hanno rischiato di morire per raggiungere un posto migliore ma, una volta arrivate in Italia, hanno trovato la violenza disumana della tratta e della prostituzione.
Come si fa a rimanere indifferenti a storie del genere? Come si fa a voltarsi dall’altra parte di fronte a tutto questo dolore?
Semplicemente non si può!
È quello che ha pensato anche Suor Rita Giaretta che, davanti al terribile spettacolo di tante giovani donne costrette a prostituirsi sulle strade della periferia di Caserta, ha deciso di agire.
Ed insieme alle sue consorelle Orsoline ha fondato Casa Rut, un centro di accoglienza per giovani migranti vittime della tratta degli esseri umani, che offre loro un posto sicuro dove trovare la forza e gli strumenti per ricostruirsi una vita.
Casa Rut non è un semplice rifugio dove trovare un letto ed un pasto caldo. Suor Rita ha capito subito che non poteva bastare un piatto di pasta per ridare dignità a queste ragazze.
Queste donne avevano ed hanno bisogno di poter continuare a sognare, a sperare. Hanno bisogno di costruirsi un futuro e soprattutto, di potersi rialzare e camminare con le proprie gambe.
Ecco perché a fianco di Casa Rut è nata la Cooperativa NewHope, un bellissimo progetto che la Fondazione Affinita ha sposato da tempo grazie al sostegno di tanti imprenditori come te.
Si tratta di una cooperativa sociale gestita dalle giovani migranti, che producono oggetti per la casa e abbigliamento ispirato ai loro paesi d’origine.
Queste donne, ridotte in schiavitù dalla tratta, ritrovano la libertà non attraverso l’assistenzialismo ma attraverso le loro capacità, la loro fantasia, il loro talento.
Grazie alla Cooperativa NewHope, le giovani migranti hanno la possibilità di respirare e di spiccare il volo.
Ma in che modo si riesce a fare la differenza per le vite di queste ragazze?
Attraverso formazione e crescita. Grazie a dei corsi professionali di sartoria, le ragazze della NewHope possono seguire lezioni teoriche e pratiche tenute da esperti del settore.
Niente assistenzialismo. È bene ribadirlo: la chiave per distruggere la tratta è permettere a queste donne di costruirsi un futuro con le proprie mani e grazie al proprio talento.
Prodotti unici ed artigianali. Puoi trovare i frutti della maestria di queste ragazze nella sede di viale Kennedy a Caserta o sullo store online cliccando qui. Ogni pezzo è unico e con esso acquisterai anche la storia di riscatto che si porta con sé.
Ora che conosci la fantastica avventura a cui ha dato vita Suor Rita e che ha dato la possibilità di riscattarsi a tantissime ragazze sei disposto a non voltarti dall’altra parte e fare un gesto d’amore?
So che è stato un sacrificio mettere da parte i tuoi impegni di lavoro per dedicare tempo ai tuoi figli. Ma quante volte lo rifaresti per poter rivedere quella gioia autentica stampata sul loro?
E allora fai un sacrificio anche per queste ragazze. Aiutaci a restituire gioia e speranza a tante donne che oggi sono ancora schiave ma che, grazie al tuo prezioso aiuto, potranno trovare libertà e dignità. Dona ora!
Contribuisci alla causa di Suor Rita Giaretta e di tutti noi. Non dire “Non adesso, sono occupato!” e vedrai che questo gesto di amore ti darà la chiave per la vera felicità.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
È sempre una grande gioia parlare di imprese in grado di trasformare in meglio la vita delle persone. Quando non c’è più speranza, in pochi direbbero che bisogna cercarla nel lavoro. Eppure…
Eppure è dal lavoro che si può ricostruire una vita spezzata dal dolore. Ricordo di averlo letto in un’intervista a Suor Rita Giaretta, che insieme ad altre suore Orsoline ha dato vita all’impresa di cui ti parlerò fra poco.
Non c’è forma di assistenzialismo in grado di aiutare le persone in difficoltà a rinascere. La risposta alla domanda: “cosa bisogna fare?” è una sola. Creare lavoro. Dare a chi ha perso tutto la possibilità di mettersi in gioco e riprendere in mano le redini della propria esistenza.
Ma andiamo con ordine. Cosa significa “dalla strada all’alta moda”? Beh, c’è una storia che devi assolutamente ascoltare. Ti prenderà solo 5 minuti, ma ti assicuro che ne sarà valsa la pena.
Inizia con una donna di grande coraggio, Suor Rita Giaretta, che davanti al terribile spettacolo di tante giovani donne costrette a prostituirsi sulle strade della periferia di Caserta, ha deciso di agire.
È nata così Casa Rut, una casa di accoglienza per aiutare le giovani migranti vittime della tratta della prostituzione a liberarsi dalla schiavitù della strada.
Molte di queste ragazze sono minorenni, tante hanno figli piccoli a carico, TUTTE sono cadute nella prigione dei soprusi e dello sfruttamento spinte dal desiderio di avere una vita migliore. Ragazze come Hope e Blessing hanno lasciato la loro casa in Nigeria in cerca di un lavoro in Italia, nella speranza di poter aiutare la propria famiglia a sopravvivere.
Ma al posto di un lavoro, hanno trovato la violenza disumana della tratta e della prostituzione.
Casa Rut è un luogo sicuro dove queste giovani donne e i loro bambini trovano il sostegno necessario per ritrovare coraggio e fiducia in se stesse. Ma è con una cooperativa davvero speciale che è nata la vera magia!
Per dare alle ospiti di Casa Rut uno strumento concreto per iniziare a costruire la propria indipendenza di donne, madri e lavoratrici, Suor Rita Giaretta ha dato vita alla Cooperativa NewHope.
Si tratta di una cooperativa sociale gestita dalle giovani migranti, che producono oggetti per la casa e abbigliamento ispirato ai loro paesi d’origine.
In questi anni, la Fondazione Angelo Affinita ha sostenuto la Cooperativa Newhope:
Finanziando il corsi di sartoria in modo da dare alle ragazze le basi tecniche e il know-how gestionale per far crescere la loro attività
Sostenendo il laboratorio grazie all’acquisto di materie prime necessarie alla produzione degli articoli
Incentivando le collaborazioni con altre attività etiche e solidali sul territorio, come il Consorzio di cooperative Il Sale della Terra di Benevento
I risultati ottenuti dalle tessitrici di nuove speranza hanno superato ogni aspettativa! Ti racconto due episodi che ti daranno un’idea di cosa intendo.
Il primo riguarda Blessing Okoedion, una migrante nigeriana che, dopo essere stata salvata dalla vita di strada e accolta in Casa Rut, ha scritto un libro per raccontare la propria esperienza. Il coraggio della libertà ha avuto grande risalto internazionale, così come l’impegno di Blessing nel denunciare la tratta di esseri umani.
Lo scorso anno Blessing è stata premiata alla Casa Bianca come “eroina” contro la tratta dal Dipartimento di Stato USA! Oggi questa giovane donna continua la sua opera di sensibilizzazione per sconfiggere un male che miete ancora troppe vittime.
Il secondo episodio ha come protagonista l’intera squadra di sarte di NewHope. Fra i tanti progetti intessuti con scuole e istituti superiori, uno in particolare è stata davvero eccezionale: quella fra NewHope, le studentesse di una scuola professionale di Caserta e l’associazione BEAWARENOW.
Il progetto “A Journey With NewHope” si è concretizzato in una collezione di alta moda, a cui ha partecipato anche Gucci con una donazione di scampoli di stoffa destinati a diventare splendide creazioni sotto le mani esperte delle giovani migranti.
Inoltre, Newhope ha appena lanciato un nuovo prodotto (il collo “Precious”) nato dall’affiancamento formativo organizzato dalla Fondazione Affinita con la designer Aurora Lobina.
Oggi NewHope ha un negozio a Caserta e un e-commerce (lo trovi QUI: http://www.coop-newhope.it). È proprio vero il motto della cooperativa: non c’è scarto che non possa fiorire.
Vuoi aiutare anche tu le giovani sarte di NewHope a fiorire e a ricostruire la propria vita con il lavoro? Dona il tuo contributo e sostienile insieme alla Fondazione Angelo Affinita!
Nessun assistenzialismo, ma sostegno a un progetto virtuoso, che dà a chi soffre veri strumenti di rinascita personale e professionale. La tua donazione sarà devoluta interamente al progetto che ti sta a cuore, in totale trasparenza!
DONA OGGI! E RIEMPI IL TUO CUORE DI UNA GIOIA IMMENSA.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Lo scorso 9 dicembre il Consorzio Sale della Terra Onlusha aperto un nuovo punto vendita a Benevento. Ecco in breve di cosa si tratta.
Il Consorzio riunisce circa quindici cooperative e imprese sociali attive su tutto il territorio di Benevento e supportate dalla Caritas locale. È nato nel 2016 e in due anni ha raggiunto risultati che lasciano senza parole.
Prova a pensare: ad oggi, in uno dei comuni più colpiti dalla disoccupazione, il Consorzio occupa stabilmente 186 personee crea un valore di produzione di circa 2 milioni e 400 mila euro.
Le cooperative che ne fanno parte sono attive in settori diversi: da quello agricolo al settore turistico, per arrivare alla produzione artigianale. Non ci crederai, ma c’è un aspetto ancora più incredibile!
Queste realtà produttive occupano in gran parte migranti, ex detenuti e altre persone in condizioni di bisogno, che grazie al lavoro hanno l’opportunità di rialzarsi e costruirsi un futuro.
Ecco perché la notizia che sto per darti è davvero meravigliosa e ti riempirà di orgoglio.
Il Consorzio ha creato una vera e propria sinergia fra le realtà sociali del territorio, ed è arrivato fino alla Cooperativa NewHope di Caserta!
Oggi i bellissimi prodotti delle tessitrici di nuove speranze si possono acquistare anche nel nuovo store ufficiale del Consorzio a Benevento, gestito interamente da persone in difficoltà, disabili e migranti.
Angelo Moretti, coordinatore delle attività della Caritas diocesana di Benevento, ha detto:
“Welcome è la parola che usiamo per definire questo modello: è il benvenuto che si dà all’altro e il benvenuto che l’altro ci dà, facendosi portatore delle sfide che il futuro ci pone.”
Il Consorzio Sale della Terra, così come le cooperative e imprese sociali che ne fanno parte, dimostra le enormi potenzialità dell’economia civile, che diventa un’occasione di coesione sociale e sviluppo.
“Accogliere significa rigenerare il legame sociale”, dice ancora Moretti, che nell’accoglienza vede la possibilità di dare un futuro non solo alle persone, ma a un intero territorio.
Perché è importante sostenere le imprese sociali? Una risposta che entra dritta nel cuore l’ha data Angelo Affinita: perché è l’uomo che fa la differenza.
È l’uomo che crea valore, opportunità e sviluppo.
Sei tu che puoi valorizzare il talento delle persone e dar loro la possibilità di raggiungere i propri sogni. Lo fai ogni giorno nel tuo lavoro e sai che investire nelle persone è un biglietto sicuro per far entrare la tua azienda nel futuro.
Oggi ti chiedo di fare lo stesso per chi ha perso tutto nella vita e merita una seconda possibilità. Come le giovani migranti della Cooperativa NewHope.
Dopo l’esperienza traumatica della tratta di essere umani, queste donne hanno ritrovato il coraggio di riprendere in mano la propria vita e guardare al futuro. Come?
Di certo non con l’assistenzialismo, ma con l’accoglienza e l’indipendenza che solo il lavoro può dare!
Grazie a imprenditori illuminati come te, la Fondazione Affinita ha contribuito alla loro rinascita sostenendo il laboratorio di sartoria artigianale in cui lavorano con:
Un corso di sartoria basic gestito da insegnanti professionisti della scuola professionale La Tecnica di Napoli
Materie prime per la realizzazione dei capi
Sostegno economico per l’acquisto dei macchinari necessari
Fonte dell’immagine: pagina facebook NewHope Cooperativa Sociale
Oggi la Cooperativa NewHope è una realtà solida, che dà lavoro a tante giovani donne. Grazie a questa opportunità, queste ragazze hanno trovato la voce per denunciare la tragedia della tratta e combatterla attivamente.
Come Blessing, che ha raccontato la sua esperienza nel libro Il coraggio della libertà ed è stata premiata in Senato e alla Casa Bianca per il suo impegno sociale.
Come le giovani sarte che hanno collaborato con associazioni come BEAWARENOW e rinomate case di moda, dando vita a bellissime collezioni.
Sono donne che fanno la differenza. Vuoi farlo anche tu?
Dona il tuo contributo e sostieni NewHope insieme alla Fondazione Angelo Affinita!
Insieme possiamo contribuire a creare un modello di economia civile che crea sviluppo e mette al centro i bisogni delle persone, dando vita a un circolo virtuoso di crescita e aiuto reciproco.
Tanti imprenditori illuminati hanno scelto di entrare a far parte della Fondazione Affinita per un motivo: i progetti sostenuti creano valore, lavoro e crescita.
Se anche tu non credi nell’assistenzialismo e vuoi metterti in gioco in una fondazione d’impresa che valorizza il talento delle persone, DONA IL TUO AIUTO ADESSO!
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Vuoi fare la differenza con un piccolo gesto? Hai l’occasione giusta a portata di mano!
C’è un negozio speciale a Caserta, che vende oggetti che non puoi trovare da nessun’altra parte. Ognuno di questi oggetti racconta la storia personale di giovani donne che sono rinate dopo essere passate attraverso l’inferno.
Tutto grazie a una Cooperativa e al coraggio di una donna che ha scelto di combattere la tratta degli esseri umani. Come? Con ago e filo!
Ecco il consiglio: spendi 5 minuti del tuo tempo per ascoltare la storia della Cooperativa NewHope e capirai perché regalare questa agenda è un gesto che cambia la vita a tante ragazze in difficoltà!
La Cooperativa NewHope nasce dalla volontà di Suor Rita Giaretta di aiutare le giovani donne vittime della tratta a rialzarsi attraverso il lavoro in una sartoria artigianale.
Suor Rita Giaretta è la fondatrice di Casa Rut, un centro di accoglienza rivolto a giovani donne migranti e ai loro figli. Molte di queste ragazze provengono da paesi africani, e sono cadute nella trappola dello sfruttamento della prostituzione non appena raggiunte le coste italiane.
Le storie di Blessing, Hope e di tante altre giovani donne migranti raccontano un dolore indescrivibile. Lo sfruttamento, gli abusi e la violenza hanno trasformato le loro vite in un calvario senza via d’uscita. Ma per alcune di loro questo calvario è finito quando hanno incontrato Suor Rita.
Casa Rut accoglie le ragazze e i loro bambini in una vera e propria famiglia. Qui le giovani trovano un posto sicuro, possono imparare l’italiano e i bambini sono seguiti nella loro crescita. Ma è grazie alla Cooperativa NewHope se le migranti possono davvero iniziare a ricucire le loro vite!
La Cooperativa è un laboratorio di sartoria artigianale, dove le ragazze imparano le tecniche sartoriali e confezionano splendidi oggetti.
Sono borse, biancheria per la casa, oggettistica per l’ufficio e molto altro. Ognuno di questi oggetti è unico e speciale, perché fatto con le stoffe africane e cucito da donne che hanno messo in ogni punto la gioia della loro rinascita.
Da anni la Fondazione Angelo Affinita sostiene NewHope e le tessitrici di nuove speranze.
Questa impresa sociale rende le giovani migranti davvero indipendenti, perché valorizza il loro talento e mette a frutto le capacità personali di ognuna di loro. È dalla gioia e dalla soddisfazione che provano grazie al loro lavoro che queste donne trovano la forza per ricominciare a vivere!
Questo Natale scegli di regalare la speranza!
Fra gli oggetti in vendita nel negozio di Caserta e nello shop online della Cooperativa NewHope, oltre a borse, pacchi natalizi e altri oggetti, ci sono anche le bellissime agende decorate con le classiche stoffe africane.
È un dono non solo utile, ma anche fortemente simbolico.
Se acquisti l’agenda NewHope, infatti, avrai aiutato Suor Rita e le giovani sarte della Cooperativa a combattere attivamente l’orrendo fenomeno della tratta di esseri umani.
Se sei un imprenditore e credi nel valore delle seconde possibilità, diventa donatore della Fondazione Affinita! In questi anni, grazie all’aiuto di tanti imprenditori come te, siamo riusciti a:
Acquistare materie prime e filati per le giovani sarte di NewHope
Organizzare un corso professionale di sartoria basic all’interno del laboratorio, diretto da sarti professionisti della scuola professionale La Tecnica di Napoli
Acquistare macchinari necessari per il confezionamento degli oggetti
Grazie a queste attività, le giovani migranti della Cooperativa NewHope hanno potuto crescere nella loro professione e hanno raggiunto risultati davvero incredibili!
NewHope oggi partecipa a tanti progetti creativi con scuole e istituti superiori. Ha collaborato con associazioni come BEAWARENOW, che ha prodotto una collezione d’alta moda a cui ha partecipato anche Gucci!
La giovane nigeriana Blessing Okoeidion è diventata ambasciatrice della lotta alla tratta, ha pubblicato il libro autobiografico Il coraggio della libertà e il suo impegno è stato premiato dalla Camera dei Deputati e dalla Casa Bianca!
Tutto questo è stato possibile anche grazie all’aiuto di imprenditori come te. Ma c’è ancora tanto da fare.
Purtroppo il fenomeno della tratta è una realtà ancora molto presente in Italia ed è necessario combatterlo tutti insieme per fare davvero la differenza. Vuoi aiutare le giovani migranti di NewHope? Il tuo gesto può cambiare la loro vita.
Se sei un imprenditore e vuoi sostenere questo bellissimo progetto di impresa sociale, dona il tuo contributo alla Fondazione Angelo Affinita! In questi anni abbiamo raggiunto obiettivi incredibili, e grazie al tuo aiuto possiamo continuare a far crescere questa impresa di speranza!
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
La speranza di poter rivedere un giorno la propria famiglia.
La speranza di avere un futuro e di poterne dare uno al proprio figlio.
È di questa speranza che voglio parlarti oggi.
La storia di Blessing è comune a quella di migliaia di giovani nigeriane che lasciano la loro terra devastata alla ricerca di un nuovo inizio in Italia.
Ne avrai sentito parlare, ma sempre in termini molto generici. Si parla del “problema immigrazione”, dei barconi pieni di gente disperata che raggiungono le nostre coste. Le morti in mare. La disperazione di chi ha vissuto cose indicibili.
Forse è più facile non dare un volto e un nome a queste persone. Il dolore diventa uno solo e sembra meno grande.
Suor Rita Giaretta, però, ha ascoltato la storia personale di ognuna delle giovani donne che ha aiutato grazie a Casa Rut e alla Cooperativa NewHope.
Ma facciamo un passo indietro. Voglio prima parlarti di Blessing.
Blessing ha lasciato la Nigeria spinta dalla speranza di trovare un lavoro in Italia e di poter aiutare così la propria famiglia. Non era una speranza, ma una promessa. Fatta da gente senza scrupoli.
Il viaggio verso le coste libiche è stato l’inizio dell’inferno. Blessing ha subito violenze e abusi disumani.
Poi la traversata in mare, con la fame e la paura costante di un naufragio.
L’unico pensiero a cui aggrapparsi: le parole della madame che le aveva promesso un lavoro in Italia. Una volta arrivata, l’incubo sarebbe finito.
Ma così non è stato. Né per Blessing, né per migliaia di giovani donne vittime della tratta di esseri umani.
Il loro destino è una vita di schiavitù e violenze, costrette ancora minorenni a prostituirsi sulle strade delle periferie italiane. Come quelle di Caserta.
È lì che Blessing si è ritrovata sola e alla completa mercé dei suoi aguzzini. Un luogo di dolore, che grazie a Suor Rita si è trasformato nell’inizio della sua rinascita.
Casa Rut è nata a Caserta dal desiderio delle Suore Orsoline di creare un rifugio per le giovani donne vittime della tratta.
È iniziato come luogo di prima accoglienza per le ragazze e i loro bambini, ma nel tempo è diventato qualcosa di più.
Una casa, certo, ma anche una famiglia dove ognuno ha un ruolo e delle responsabilità, in un clima di integrazione e aiuto reciproco che ha dato nuova speranza a chi aveva perso tutto nella vita. Anche la dignità.
Ma da dove nasce la speranza?
Per Suor Rita, la speranza nasce dalla libertà. E solo con l’indipendenza economica e sociale che il lavoro può dare si può dire di essere veramente liberi.
Ecco perché Casa Rut ha fondato la Cooperativa NewHope.
Un laboratorio di sartoria artigianale che vede le giovani migranti in una veste nuova: quella di tessitrici di nuove speranze!
La Cooperativa è diventata un punto di riferimento in città, dove ha anche aperto da poco un punto vendita.
Con il sostengo della Fondazione Angelo Affinita, le giovani sarte di NewHope hanno potuto affinare le proprie conoscenze tecniche e sviluppare nuovi prodotti.
Questo grazie a:
Un corso professionale di sartoria basic, coordinato da esperti del settore e insegnanti dell’istituto di Napoli Scuola La Tecnica
Macchinari per la realizzazione dei prodotti
Materie prime per la realizzazione di borse, oggetti per la casa e indumenti
Ti stai chiedendo se queste azioni hanno portato a risultati concreti? La risposta è: SÍ!
La Cooperativa ha collaborato come parte attiva in diversi progetti con scuole, istituti superiori e associazioni prestigiose come BEAWARENOW.
Le ragazze hanno anche presentato una bellissima collezione di alta moda, dove anche Gucci ha partecipato come partner donando scampoli di stoffa.
Ma c’è di più. Una notizia che ti lascerà davvero senza parole.
Blessing non è solo rinata. È diventata la voce di un movimento che combatte attivamente la tratta degli esseri umani!
Il suo libro Il coraggio della libertà ha avuto grande successo editoriale e ha aumentato la risonanza intorno al problema del traffico dei migranti in Italia!
Questo significa che la Cooperativa ha messo in atto una rivoluzione sociale su tutto il territorio.
Ora ti chiedo: vuoi far parte anche tu di questa rivoluzione? Vuoi cambiare la vita di tante giovani donne e dar loro l’opportunità concreta di rinascere grazie al lavoro?
Diventa anche tu un donatore della Fondazione Angelo Affinita!
Insieme possiamo tessere nuove speranze e una nuova vita per chi ha bisogno di aiuto.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Posso darti un consiglio? Spendi dieci minuti per leggere questa storia, perché ti regalerà grande gioia.
Poco tempo fa è uscita una bellissima intervista (la puoi trovare QUI) a Suor Rita Giaretta sul Sole24Ore.
Suor Rita ha raccontato della sua esperienza in Casa Rut, che da ventitré anni lotta contro la tratta degli esseri umani a Caserta. Un luogo difficile, certo, che però nel tempo è diventato la casa di Suor Rita e, insieme a lei, delle giovani migranti che ha salvato dalla strada.
Le parole di Suor Rita sono forti e piene di verità:
“ Queste ragazze non sono ‘poverine’. La logica delle ‘poverine’ non funziona e va rifiutata. L’assistenza psicologica e materiale pura e semplice crea dipendenza e fissa per sempre una condizione di minorità. Queste ragazze vanno sorrette, accudite e amate. E vanno aiutate a costruirsi una identità e a trovare un lavoro. Solo così troveranno un posto nel Mondo”.
L’aspetto che caratterizza Suor Rita più di ogni altro è che non si limita alle parole, ma agisce.
Non solo ha fondato Casa Rut, che negli anni ha salvato 500 ragazze dalla prostituzione e ha visto nascere 80 bambini, ma ha dato a queste giovani un’opportunità concreta di lavoro.
La Cooperativa NewHope è nata con l’obiettivo di dare alle ospiti di Casa Rut una formazione professionale spendibile nel mondo del lavoro.
Qual è il modo migliore per rimettere insieme i pezzi di vite spezzate dal dolore? Ricucire. Nel cuore e nei fatti, con ago e filo.
La Cooperativa NewHope è un laboratorio di sartoria artigianale in cui le giovani migranti imparano un’arte antica che unisce la tradizione italiana con le stoffe colorate della loro terra: l’Africa.
Spiega Suor Rita:
“Prendere i pezzi, armonizzarne i colori e cucirli è un lavoro, ma è anche una metafora delle loro vite che vanno ricomposte e rammendate”.
Quelle di Faith, Blessing, Sara e delle altre “tessitrici di nuove speranze”, come ama chiamarle Suor Rita, sono vite passate attraverso l’inferno della schiavitù.
La tratta degli esseri umani è il male del nostro tempo, come ha detto Papa Francesco, ed è un fenomeno in continua crescita.
Le giovani migranti vengono attratte in Italia da false promesse di lavoro, che si trasformano in violenze, abusi e sfruttamento non appena raggiungo le coste italiane.
Incarcerate dai cosiddetti “debiti di viaggio”, sono costrette a vendere il proprio corpo sulle strade delle periferie d’Italia per ripagarli. Ovviamente, con gli interessi.
Il coraggio di Suor Rita è stato quello di uscire, parlare con loro e accoglierle in un luogo che le protegge, ma che soprattutto offre loro una possibilità concreta di RINASCERE.
Negli ultimi anni la Cooperativa NewHope ha aperto un negozio a Caserta e ha partecipato a tantissimi progetti in collaborazione con vari istituti scolastici e con associazioni come BEAWARENOW.
Blessing Okoeidon, una delle ospiti di Casa Rut, ha scritto il bellissimo libro Il coraggio della libertà, e ha ricevuto la nomina di “Hero” dal Segretario di Stato USA Mike Pompeo, in occasione della presentazione del Trafficking in Persons Report.
Questi sono i risultati di “un bene fatto bene”, cioè con organizzazione e spirito imprenditoriale. Questo è il tipo di aiuto che dura nel tempo.
È una bella storia, vero? Ma ne ho un’altra da raccontarti, ed è questa.
Nell’articolo si parla anche di una ragazza americana, Elena.
Ti farà piacere sapere che Elena è una giovane studentessa di flussi migratori giunta dagli States grazie a una borsa di studio estiva. Nei mesi scorsi è stata ospite di Casa Rut e ha potuto studiare e toccare con mano i frutti del lavoro di Suor Rita e delle sarte di NewHope.
Il bello è che Elena ha potuto conoscere NewHope grazie alla Fondazione Affinita!
Una delle donatrici della Fondazione ha portato in America a sua figlia i prodotti confezionati dalle giovani sarte, Elena se ne è innamorata e ha deciso di mettersi in contatto con Casa Rut.
Il risultato di questa esperienza sarà una tesi di studio proprio sulla Cooperativa, che metterà sicuramente in luce la sua unicità e il potenziale delle imprese solidali.
Storie come questa rendono davvero orgogliosi di far parte della Fondazione Affinita!
I progetti che sosteniamo grazie a persone come te parlano da soli, attraverso gli incredibili risultati che raggiungono.
La Cooperativa NewHope è un seme di speranza per le vittime della tratta della prostituzione. È il bene fatto bene, con progettualità e coraggio.
Oggi puoi portare questo coraggio nella tua vita!
Cogli l’occasione e diventa anche tu un donatore della Fondazione Angelo Affinita!
Le giovani migranti di NewHope e Casa Rut hanno bisogno del tuo aiuto per continuare a costruire il loro futuro.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Sono passati due mesi dall’ultima incredibile avventura delle giovani sarte della Cooperativa NewHope, e ancora si sente l’emozione nell’aria.
Dopo anni di difficoltà dove mancava tutto – materiali, fondi, spazio e sostegno – la Cooperativa oggi è una realtà che funziona al 100%.
Questo per due motivi.
Il primo è l’aiuto incessante da parte di tante persone che hanno creduto e credono tuttora nel valore di questo progetto. E fra queste, ci sono anche i donatori della Fondazione Angelo Affinita.
Il secondo è il talento di queste giovani donne.
Un talento sbocciato nel dolore più sordo, quello che non dà voce a nessuna speranza e che chiude la mente all’idea di una vita diversa.
Migranti. Una sola parola per aprire la voragine dei mesi di viaggio, degli abusi, delle lacrime nel lasciare la propria famiglia a un futuro incerto.
Migranti che rischiano la propria vita per darne una migliore ai propri cari. Bambine, giovani donne costrette a qualsiasi tipo di umiliazione nella loro odissea verso la terra promessa: l’Italia.
E una volta arrivate, un nuovo inferno che le aspetta. Quello della tratta degli esseri umani, della prostituzione e degli abusi costanti.
Come può sbocciare un fiore in mezzo al cemento più arido?
Le Suore Orsoline di Casa Rut hanno fatto sbocciare tanti fiori grazie all’amore, all’ascolto, all’accoglienza e soprattutto grazie al lavoro.
La Cooperativa NewHope è nata con l’obiettivo di ampliare il servizio di accoglienza di Casa Rut con un seme di vera libertà: la formazione professionale.
Suor Rita Giaretta, fondatrice di Casa Rut, ha espresso chiaramente il suo pensiero: “senza lavoro, non c’è vera libertà”.
Così nel 2004 NewHope ha aperto le porte alle giovani migranti ospiti di Casa Rut, per dare loro una formazione nel settore della sartoria artigianale.
Da quel primo anno, la Cooperativa è cresciuta in un modo incredibile ed è diventata un’impresa sociale a tutti gli effetti. Una realtà solidale che sta portando la sua influenza positiva non solo a Caserta, ma in tutto il paese.
Ad esempio:
Blessing, una delle ospiti di Casa Rut, ha pubblicato il libro Il coraggio della libertà ed è attiva nella lotta contro la tratta. Ha ricevuto un premio per il suo impegno dalla ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e ha partecipato al sinodo dei giovani con Papa Francesco.
La Cooperativa ha aperto un vero e proprio negozio a Caserta, un punto vendita che è anche diventato punto d’incontro per il quartiere
Le giovani sarte hanno partecipato a vari corsi di sartoria, fra cui quello in collaborazione con l’istituto professionale Scuola La Tecnica di Napoli, finanziato dalla Fondazione Angelo Affinita
Il New York Times ha dedicato un articolo alla storia di NewHope e ai bellissimi manufatti che vengono prodotti dalle sarte
Come ti dicevo, l’ultima avventura di NewHope ha lasciato una grande emozione nei cuori di tutti.
L’associazione BEAWARENOW, in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia ha dato il via al progetto “A Journey with NewHope” a sostegno delle vittime della tratta.
Le sarte della Cooperativa, insieme alle studentesse del Liceo artistico di San Leucio e alle tirocinanti di Casa Rut hanno creato una collezione di abiti e accessori ispirati al tema del viaggio.
Non più un viaggio di dolore, ma un viaggio di speranza che racconta le storie delle giovani donne che vi hanno partecipato.
Il progetto ha avuto risonanza a livello nazionale ed è stato sostenuto anche dal mondo dell’alta moda. Un nome? Gucci!
Con il progetto “Gucci Up”, che ha l’obiettivo di riutilizzare gli scarti di produzione per sostenere progetti solidali di reinserimento di persone svantaggiate attraverso la formazione professionale, la famosa casa di moda ha donato 4.000 metri di tessuto al progetto “A Journey with NewHope”.
Da questi scarti è nata una collezione davvero eccezionale, che racconta il riscatto di queste donne.
Questa è una bella storia, ma il suo epilogo potrebbe cambiare domani.
Se vuoi che la Cooperativa NewHope continui a crescere e ad aiutare tante giovani migranti, DONA OGGI IL TUO AIUTO!
Hai visto con i tuoi occhi il percorso incredibile di questa iniziativa. C’è solo una ragione per il suo successo: FUNZIONA.
Funziona perché dà alle donne in difficoltà gli strumenti con cui essere libere. La fiducia nelle loro capacità. Il sostegno sociale di cui hanno bisogno.
Funziona perché non crea assistenzialismo, ma una rete d’impresa dove il talento di ognuno viene valorizzato.
Diventa oggi un donatore della Fondazione Affinita e sostieni la Cooperativa NewHope insieme a tanti altri imprenditori. Il tuo contributo è prezioso per far sbocciare queste giovani donne e dare loro la vita che sognano.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Quando si crede in un progetto, la speranza è sempre quella di vedere raggiunti gli obiettivi iniziali.
È come giocare una partita e sperare nella vittoria finale.
Tutta la squadra si impegna per quell’ultimo punto che fa la differenza, pensando ai mesi di allenamenti e sacrifici, alla fatica, ma anche alla bellezza di giocare insieme per uno scopo comune.
Vincere. Farcela. Andare oltre le aspettative, dare tutto in campo e provare la gioia della vittoria.
Ma sai cosa c’è di ancora più bello?
Sapere di non aver solo raggiunto gli obiettivi, ma di averli addirittura superati! Ebbene, tieniti forte perché è proprio quello che sto per dirti.
Non ti parlerò di una partita, ma di un progetto che, grazie al tuo aiuto e a quello di tanti altri imprenditori della Fondazione Angelo Affinita, ha raggiunto risultati che stanno andando oltre la meta.
Questo progetto si chiama Cooperativa NewHope.
È una realtà unica, nata a Caserta dalla volontà di un gruppo di suore Orsoline di aiutare in modo concreto le giovani migranti vittime della tratta della prostituzione.
I giornali sono pieni dei loro volti e delle loro storie. Tuttavia, spesso rimangono vittime invisibili ai bordi delle strade, che l’indifferenza generale contribuisce a ferire.
Molte di queste ragazze sono minorenni, e sono state costrette ad abbandonare le loro case e le loro famiglie, spinte dalla disperazione e dalla promessa di una vita migliore.
Ma in Italia hanno trovato solo violenza, sfruttamento e dolore. Di sicuro, nessuna possibilità di rifarsi una vita e aiutare la propria famiglia, trovando un buon lavoro e l’aiuto della comunità.
Di fronte a tutto questo dolore, Suor Rita Giaretta ha reagito fondando Casa Rut, un centro di accoglienza per queste ragazze e per i loro bambini.
Qui trovano aiuto, sostegno e un punto di partenza per ricominciare a vivere.
Come dice Suor Rita, però, senza lavoro non c’è vera libertà.
Così in seno a Casa Rut è nata la Cooperativa NewHope. Un laboratorio artigianale di sartoria dove queste giovani donne imparano a cucire con le stoffe delle loro terre, a sviluppare la loro creatività e a credere nei propri sogni.
La Fondazione Angelo Affinita, grazie al contributo e alle capacità imprenditoriali di tanti imprenditori, è stata in grado di vedere il potenziale, ma soprattutto il grande valore di questo progetto.
Così ha deciso di sostenerlo contribuendo a finanziare:
Corsi di formazione professionale
Un corso di sartoria basic in collaborazione con l’istituto di Napoli Scuola La Tecnica
L’acquisto di macchinari e telai per la produzione sartoriale
L’acquisto di materie prime e altri utensili utili al lavoro delle giovani sarte
L’obiettivo era quello di veder crescere la Cooperativa NewHope, in modo da renderla più forte e in grado di coinvolgere altre ragazze, per dar loro una speranza concreta di riscatto e rinascita.
Fonte: Pagina Facebook NewHope Cooperativa Sociale
La notizia è questa: NewHope ha fatto molto più di questo! Sai perché?
Perché TU, insieme agli amici sostenitori della Fondazione Affinita, hai fatto la scelta di non voltarti dall’altra parte. Hai deciso di esserci e di contribuire a dare un futuro a questo progetto.
Voglio dirti una cosa: hai fatto qualcosa di straordinario.
Il tuo aiuto non è qualcosa di astratto, ma una forza che rende possibile l’impossibile, come tanti dei risultati che ha raggiunto la Cooperativa NewHope solo in quest’ultimo anno.
Te ne dico alcuni:
Blessing Okoedion, una giovane migrante di Casa Rut, ha pubblicato il libro Il coraggio della libertà (2017), che sta avendo un enorme successo e sta contribuendo a informare le persone sul tema della tratta. Inoltre, 28 giugno scorso a Washington ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di “eroe” contro la tratta dal Dipartimento di Stato Usa.
La Cooperativa ha aperto un vero e proprio negozio a Caserta
Blessing e altre giovani di Casa Rut hanno avuto l’onore di partecipare al pre-sinodo dei giovani di fronte a Papa Francesco
Crescono le attività formative in collaborazione con diversi istituti scolastici di tutta Italia
Laura Boldrini ha premiato Casa Rut e la Cooperativa NewHope per il loro impegno costante nel combattere la tratta della prostutizione
La Cooperativa NewHope partecipa al progetto Journey with NewHope, in collaborazione con l’Ambasciata Americana, l’associazione BeAwareNow, il liceo artistico di Caserta e case di moda prestigiose (un nome? Gucci!)
Tutto questo è stato reso possibile dal sostegno di persone come te, che insieme alla Fondazione Affinita hanno deciso di FARE LA DIFFERENZA.
Anche le situazioni più disperate possono trovare una soluzione, a patto che ci sia la volontà di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme per creare qualcosa di buono.
Dona oggi per continuare a veder crescere la Cooperativa NewHope e dare un futuro di speranza alle giovani donne vittime della tratta.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Oggi tutti sembrano avere in tasca il segreto della felicità.
C’è chi pensa di trovarla nella ricchezza, nei beni di lusso o in viaggi esclusivi. Pochi, quasi nessuno direi, pensano che questa possa nascondersi invece nel privarsi di qualcosa.
Per questo oggi ho pensato di farti un piccolo regalo.
Un video che ti farà capire che la felicità si nasconde nel donare qualcosa di sé agli altri: il proprio tempo, le energie, il sostegno economico o le proprie capacità.
La testimonianza di Suor Rita Giaretta ti farà toccare con mano la VERA GIOIA, e ti posso assicurare che dopo aver ascoltato le sue parole avrai preso una decisione che cambierà la tua vita per sempre.
Suor Rita ha cambiato la sua vita tanti anni fa. Prima con la vocazione, e poi quando ha visto per la prima volta le condizioni disumane in cui erano costrette le giovani migranti finite nella tratta della prostituzione a Caserta.
Ragazze giovanissime – figlie, sorelle, fidanzate, madri, nipoti. Donne-bambine diventate schiave dopo essere state ingannate da chi prometteva loro un lavoro e la possibilità di sfamare le proprie famiglie.
Molte di queste giovani hanno lasciato il loro paese in Africa per cercare una via d’uscita dalla fame e dalla guerra. Hanno salutato le loro famiglie senza sapere se le avrebbero mai riviste, hanno attraversato il deserto e hanno subito abusi.
Poi il lungo viaggio in mare, la paura di morire e la forza di un sogno che le teneva in vita: l’Italia e la promessa di un nuovo inizio.
Ma quello che hanno trovato una volta arrivate è stato ben diverso: la violenza della strada, il dramma della tratta.
Suor Rita ha visto tutto questo dolore, e con le sue consorelle ha deciso di fare la differenza.
Così 14 anni fa è nata Casa Rut, un centro di accoglienza per giovani migranti vittime della tratta degli esseri umani, che offre loro un posto sicuro dove trovare la forza e gli strumenti per ricostruirsi una vita.
Se ti stai chiedendo se è il solito centro-rifugio dove trovare un pasto caldo e una pacca sulla spalla, ti rispondo subito di no!
Casa Rut non è caduta nel rischio dell’assistenzialismo e nella convinzione che basti dare cibo per aiutare chi si trova in situazioni di grande difficoltà.
Come dice Suor Rita, l’assistenzialismo non libera mai le persone. Non restituisce dignità, non aiuta chi soffre a rialzarsi e camminare con le proprie gambe.
Ecco perché a fianco di Casa Rut è nata la Cooperativa NewHope, un bellissimo progetto che la Fondazione Affinita sostiene da tempo grazie all’aiuto di tanti amici imprenditori.
La Cooperativa NewHope è la parte attiva di Casa Rut. Un laboratorio dove i sogni, le idee e i talenti delle migranti hanno trovato un modo per esprimersi e diventare realtà.
Qui le giovani migranti imparano l’arte della sartoria e creano bellissimi manufatti con le stoffe che provengono dalle loro terre d’origine. Biancheria, borse, oggettistica per la casa… NewHope è un laboratorio che produce valore e che dà valore alle persone.
Nella sua testimonianza, Suor Rita ha descritto la Fondazione Affinita come una grande risorsa per Casa Rut e la Cooperativa NewHope. Un aiuto che dà alle giovani migranti la possibilità di respirare e di spiccare il volo.
In che modo lo fa? Ecco un esempio.
L’anno scorso la Fondazione Affinita ha finanziato un corso di sartoria basic in collaborazione con Scuola La Tecnica, un istituto di corsi professionali di Napoli.
Le ragazze della Cooperativa NewHope hanno potuto seguire le lezioni teoriche e pratiche nel laboratorio, guidate da professionisti esperti del settore.
Il corso è stato un successo e ha permesso alle giovani donne di imparare a:
confezionare abiti
organizzare il magazzino e le materie prime
preparare un archivio modelli con le schede tecniche dei prodotti
preparare dei prototipi di riferimento per ogni modello
Questo, nel concreto, significa possibilità di crescita per la Cooperativa NewHope e per le giovani sarte che, grazie a questa iniziativa, hanno potuto ricucire le loro vite e diventare tessitrici di nuove speranze.
Se sostieni il lavoro della Cooperativa NewHope avrai due benefici.
Il primo: diventerai parte di un’impresa sociale che valorizza il talento delle persone, le libera e crea uno sviluppo economico etico, che fa del bene a tutta la comunità.
Il secondo: avrai trovato il segreto della vera felicità.
Come dice Suor Rita, noi siamo fatti per amare. È questa la nostra vocazione, quella che ci può rendere davvero felici.
DONA OGGI il tuo contributo e sostieni la Cooperativa NewHope insieme alla Fondazione Angelo Affinita. Tanti imprenditori hanno scelto di farlo, e NewHope è diventata una bellissima realtà grazie a loro.
Fai il salto anche tu e darai alle giovani migranti di NewHope la possibilità di continuare a lottare per raggiungere i loro sogni. Ed essere libere.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.
Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Offrire il tuo aiuto è semplice: puoi trasformare la tua dichiarazione dei redditi in un importante gesto di solidarietà, destinando il 5X1000 alla Fondazione Angelo Affinita Onlus.
Donazione Libera
Grazie al tuo contributo finanzieremo progetti concreti per favorire l’istruzione e l’impiego di tanti ragazzi e bambini in condizioni di svantaggio.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.