Tu forse non ci crederai, ma quello che sta succedendo nelle carceri campane non ha precedenti, è una cosa che sta andando oltre le nostre più rosee previsioni.

Ma andiamo con ordine:

la storia che ti racconto oggi, il progetto che qui voglio esporti, parla di come la Fondazione Angelo Affinita, la grande famiglia di cui ho il piacere e l’onore di fare parte, ha deciso di gestire i tuoi soldi, i soldi che tanto generosamente investi puntando su chi può davvero cambiare le cose.

È per questo, prima di tutto, che oggi sono fiero di portarti una storia di successo, che ci risolleva tutti, che ci sveglia da quella che si è dimostrata, ancora una volta, una politica lontana dalla gente.

Questo è un progetto che può risollevare le sorti dei molti ragazzi campani che vivono nelle carceri minorili.

Un progetto che, anzitutto, crede nelle persone.

Vale, anche per questo, il solito discorso: se un progetto non ci soddisfa appieno, se non ne siamo convinti, NOI NON CI INVESTIAMO NEANCHE UN CENTESIMO.

Questo è un progetto innovativo, non facile da portare avanti, ma che, se sviluppato appieno, potrebbe davvero farci fare un balzo avanti nel modo di concepire la formazione professionale.

La formazione di tanti ragazzi che vivono nelle carceri italiane, nelle carceri minorili e che rischiano, senza la giusta guida, di uscirvi peggio di come erano entrati.

Pensaci, questo è un problema davvero grave e serio.

Tantissimi ragazzi giovani che entrano nelle carceri minorili, senza un sostegno adeguato, senza la possibilità di imparare un lavoro, senza un aiuto psicologico, sono destinati – una volta fuori dal carcere – a ritornare agli stessi schemi di prima.

Se qualcosa non cambia nelle loro vite, se non avranno una possibilità, l’unico sbocco è tornare a fare quello che facevano prima.

Non possiamo però lamentarci delle condizioni delle carceri italiane e di persone giovani che tornano a delinquere, una volta usciti, se noi per primi non proviamo a fare qualcosa.

Noi della Fondazione Angelo Affinita siamo convinti che la vera svolta sia il lavoro, e quello che con il lavoro può essere fatto.

Per questo vogliamo aiutare concretamente i ragazzi delle carceri minorili. E possiamo farlo grazie al tuo aiuto e alla tua passione.

Così nasce il Corso di alta formazione per giovani pizzaioli. E per questo nasce all’interno di questo virtuoso Istituto penale per minori, in provincia di Benevento.

I ragazzi che partecipano al corso sono accompagnati da grandi professionisti del mestiere, come Marco Amoriello, tre volte campione del mondo con la sua pizza, e Domenico Comune, tutor espero nella gestione dei gruppi di lavoro. Il titolo che conseguiranno questi ragazzi sarà spendibile in italia e in Europa.

Così i ragazzi saranno in possesso di una formazione di altissimo livello, che otterranno al termine del corso dopo averne sostenuto i relativi esami (un test pratico e teorico). Non è la prima volta, come sai tu se segui con attenzione questa pagina, che la Fondazione Angelo Affinita si propone di insegnare un mestiere ai ragazzi delle carceri.

La Fondazione Angelo Affinita finanzierà così anche un altro corso, tutto sulla pizza napoletana, che i sei ragazzi più meritevoli potranno seguire e che sarà realizzato con la collaborazione di CONSVIP di Napoli e della scuola italiana pizzaioli.

Il corso di formazione per giovani pizzaioli segue infatti quanto già fatto da CreAttiva, il corso di ceramica professionale promosso per i minori di Airola.

È QUELLO DI UNA CRESCITA SOSTENIBILE, L’OBIETTIVO FINALE, UNA RIABILITAZIONE TOTALE.

Infatti, a fianco dei maestri pizzaioli, lavora anche un’orientatrice laureata in economia e commercio . Perché non è importantissimo solo imparare un nuovo mestiere, ma anche imparare di nuovo ad avere fiducia in sé stessi. Saper costruire relazioni con gli altri. Avere un progetto.

Queste, per te e per me, sembrano cose scontate. Ma per un ragazzo che è in carcere non lo sono affatto.

Per questo il tuo ruolo è così importante e fondamentale nella vita di questi giovani: se sei un imprenditore o un libero professionista, sai perfettamente che per fare il tuo lavoro non bastano le capacità tecniche, ma occorre anche tanta tenacia, forza di volontà, desiderio di emergere e di relazionarsi con gli altri.

Chi meglio di te può conoscere queste cose? È per questo che il tuo aiuto è così importante.

Perché sai che è l’uomo che fa la differenza.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.