La storia che ti racconto oggi è forse una delle più preziose che io ti abbia mai raccontato. Quindi allaccia bene la cintura prima di seguirmi in questo viaggio.

Oggi io voglio dirti come un vero imprenditore illuminato si comporta con i suoi dipendenti.

L’imprenditore è forse la figura lavorativa più odiata in questo paese.

In questo paese, sì, perché in molti altri paesi europei e americani, questa figura è molto rispettata e considerata come una delle tessere principali del tessuto sociale e lavorativo.

Per questo oggi ti parlerò di una notizia che in rete ha avuto, giustamente, molto successo e che riguarda un’azienda che conoscerai benissimo, la Ferrero.

Il 12 giugno un uomo ha pubblicato sulla sua bacheca questo messaggio:

“Un uomo è morto di tumore allo stomaco lasciando due ragazzi di 17 e 19 anni. Lavorava alla Ferrero. L’azienda garantisce a tutti i figli orfani dei suoi dipendenti tre anni di stipendio pieno. Inoltre, se i ragazzi decideranno di continuare gli studi, la Ferrero garantirà la loro sicurezza economica fino all’età di 26 anni. Michele Ferrero è stato a lungo uno degli italiani più ricchi d’Italia. Ricco fuori e ricco soprattutto dentro”.

Neanche a dirlo, questo messaggio è stato condiviso da moltissimi utenti in tutta Italia in pochissimi minuti, tanti sono stati i commenti favorevoli, tante le accuse di “bufala”.

Ma io oggi ti dico: Ѐ TUTTO VERO, E QUESTO NON VALE SOLO PER QUEST’UOMO.

Questa meravigliosa azienda, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, ha infatti fatto dell’umanità uno dei marchi di fabbrica della propria offerta lavorativa. Quello che leggi vale infatti per tutti i dipendenti ed è inserito in una clausola firmata da tutti i dirigenti dell’azienda.

Solo così, pensando ai propri dipendenti, mettendo gli uomini prima della loro mansione, solo così è possibile fare impresa oggi.

Perché te ne parlo?

Perché questa storia struggente ricorda molto da vicino l’operato e il modo di fare di un altro grande uomo: Angelo Affinita, l’uomo che ha iniziato le attività di questa nostra Fondazione e la cui eredità viene da noi sempre rispettata.

Era lui a tenere la porta del suo ufficio sempre aperta, così, diceva, da ascoltare tutti i pareri, i consigli e le eventuali lamentele dei suoi dipendenti.

Tutto questo perché, come diceva sempre: “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo Affinita.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire il segreto per fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.