L’Italia oggi è in crisi, un dato di fatto. Soprattutto crisi di lavoro.

È possibile riprendersi? Ti dico di sì, a patto che…

A patto di impegnarsi seriamente e investire nelle cose che sappiamo fare meglio. Ripartire dalle tradizioni che funzionano e dai mestieri artigiani che sembrano via via scomparire.

Oggi ti voglio parlare di uno nuovo progetto molto interessante. Stiamo (io e te, insieme) già facendo del bene, ma nel bene – così come nell’impresa – occorre essere ambiziosi e lanciare lo sguardo verso orizzonti sempre più grandi.

Così ecco a te questo nuovo progetto: Mestieri Artigiani.

È davvero interessante, ti racconto di che si tratta, può darti alcuni spunti molto utili…

Si è chiuso in questo gennaio il primo trimestre di attività legate a questo progetto di Elfan Onlus, sostenuto da noi e dalla Fondazione Istituto Banco di Napoli, dedicato in particolare alle donne.

Questo fa parte di un più ampio progetto che Elfan Onlus sta cercando di mettere in atto e chiamato “DONNE in Azione…”, che prevede la costruzione di un percorso di autonomia personale attraverso esperienze di formazione e di lavoro.

È un’idea nata dalla voglia di aiutare il territorio campano a riprendersi in un periodo che per tutti è di crisi. A riprendersi partendo dalle proprie tradizioni, dagli antichi mestieri.

Partecipano al corso tre giovani donne Tatiana, Maria Antonetta e Fiorella le quali nel corso dei prime tre mesi hanno iniziato a conoscere il mestiere del ceramista e della magliaia, familiarizzando con gli strumenti, la materia ed hanno ideato e realizzato le loro prime creazioni.

Le tre corsiste sono state esaminate da una commissione mista di docenti del corso e di esperti di arte e didattica, superando con esito positivo ed accedendo tutte e tre al secondo step del progetto, nel quale oltre a ceramica e maglieria acquisiranno le nozioni di cucito creativo e gli strumenti di interconnessioni delle varie arti. Inoltre, saranno fornite loro alcune nozioni di organizzazione del laboratorio e comunicazione e promozione del prodotto.

È quindi questo che vogliamo fare: prendere per mano le persone e inserirle in un ambiente lavorativo proficuo e stimolante aiutandole a camminare con le proprie gambe.

Questo è lo stile anche di tutti gli altri progetti: aiutare le persone a camminare con le proprie gambe.

Un percorso di autonomia ed emancipazione.

Ti consiglio di dare un’occhiata anche al progetto “Creattiva”, sostenuto dalla nostra Fondazione. Con questo proviamo a portare i mestieri nelle carceri minorili. Lì la ceramica aiuta a riabilitare il minore, ma aiuta anche a diffondere un sapere artigianale che rappresenta una vera e propria primizia del nostro territorio.

Dal 2012 ad oggi la Fondazione Angelo Affinita ha donato oltre 25 mila euro aiutando oltre 30 minori detenuti. E ogni anno altri ragazzi vengono selezionati per lavorare. L’intenzione è quella di fare del bene ai minori, ma i manufatti che realizzano non sono solo prodottini di beneficenza, quanto piuttosto quello che vorremmo trasformare in una startup con un nostro sito di e-commerce.

Mio padre diceva: “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.

Giovanni Affinita