Le imprese italiane sono sempre più solidali. Lo certifica uno studio su un campione di 103 aziende che mette in luce il crescente sforzo di tanti imprenditori in favore dell’ambiente, del territorio e delle persone. E la tua impresa cosa fa per il prossimo? Scopri come diventare un imprenditore solidale e come trasformare questo impegno in un vantaggio per la tua azienda!
Arriva un’ottima notizia dal mondo delle imprese italiane.
E no, non parlo dell’aumento di fatturati o dei maggiori ricavi realizzati da un particolare comparto.
È una notizia che finalmente certifica un cambiamento epocale, non legata al mero profitto. Una buona abitudine che contagia sempre più imprenditori e che, nel nostro piccolo, proviamo a diffondere ogni giorno.
Un’indagine curata da Dynamo Academy e riportata in questo articolo del portale Vita.it ha infatti certificato un aumento delle donazioni erogate da parte delle imprese italiane tra il 2017 ed il 2018.
Si parla di un volume di donazioni di 262 milioni di euro circa relativo ad un campione di 103 aziende italiane, molte delle quali quotate in borsa (come Benetton, Eni e Luxottica).
Cresce quindi la solidarietà, indipendentemente dai fatturati, dai ricavi e dallo stato di salute di un’azienda. Il 48% delle aziende del campione ha infatti destinato a progetti solidali almeno lo stesso importo dell’anno precedente e ha annunciato che non ci sarà nessuna variazione nel 2019.
Ottime notizie, dunque, per chi come noi ha a cuore progetti mirati alla crescita personale e professionale di chi si trova in uno stato di difficoltà e non può contare soltanto su di un welfare statale ridotto sempre più ai minimi termini.
Gli imprenditori ed i liberi professionisti si dimostrano ancora una volta molto sensibili ai cambiamenti della società ed hanno compreso la necessità, per un’azienda, di avere uno scambio continuo con il territorio in cui opera, attuando politiche di sviluppo sostenibile che migliorino il benessere delle persone.
Un modo per restituire alla società ciò che un’azienda prende da quest’ultima, in un’ottica certamente solidale e disinteressata ma che dà tantissimi vantaggi alle aziende che decidono di donare parte del loro fatturato a realtà o progetti meritevoli o che si impegnano per il prossimo scendendo in campo con i propri dipendenti attraverso progetti di volontariato.
Gli obiettivi raggiunti attraverso la filantropia e l’impegno delle aziende, infatti, nasce dalla necessità di rispondere alle istanze sociali che provengono sia dall’interno che dall’esterno di un’azienda.
Una necessità che prevede un ripensamento sulle strategie di business, grazie al quale non c’è conflitto con gli obiettivi strettamente aziendali ma c’è un rafforzamento reciproco tra profitto e distribuzione dei benefici ad un bacino di persone più ampio possibile.
Noi della Fondazione Angelo Affinita crediamo fortemente in questo cambiamento che, insieme a tanti imprenditori come te, stiamo portando nel mondo del business.
Un mondo in continua crescita che, attraverso la solidarietà, può cambiare radicalmente le logiche dei mercati e fare in modo che sempre più aziende prendano in carico le soluzioni a problemi sociali complessi di cui nessuno altrimenti si occuperebbe.
Un imprenditore sa quanto sudore e quanta fatica si debbano fare per emergere, quanto impegno ci voglia per realizzare i propri sogni e quanto sia difficile riuscire nella vita per chi parte con pochi mezzi e senza un’adeguata formazione.

Donare, investire in progetti solidali, farsi portatori di cultura e di bellezza, avere a cuore l’ambiente e supportare progetti di enti che operano nel terzo settore con impegno e dedizione non è un modo per lavarsi la coscienza ma un dovere sentito da chi fa impresa in Italia ed è mosso dalla voglia di migliorare il mondo in cui vive partendo dal proprio territorio.
Creare valore nei territori, nelle comunità all’interno delle quali sorgono ed operano le aziende è anche un modo per trarre vantaggi competitivi al di là del semplice ritorno di immagine che deriva da queste operazioni.
Pensa, ad esempio, ai giovani laureati che possono seguire corsi di alta formazione grazie all’erogazione di borse di studio e spendere le competenze acquisite all’interno dell’azienda che li ha aiutati. Oppure i giovani diplomati che possono accrescere le loro competenze attraverso corsi di formazione professionale.
Insomma, essere un’impresa solidale significa dare dei vantaggi, creare valore per i territori ed anche accrescere relazioni, migliorare la propria reputazione ed operare in una società migliore e più giusta.
Se anche tu credi che si possa fare la differenza, con la propria azienda, non solo per i propri clienti, per i dipendenti o i fornitori, ma anche per il territorio, l’ambiente e le persone in difficoltà, unisciti alla nostra grande famiglia.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
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