Emozioni e pensieri contrastanti avvolgono le menti di un gruppo di ragazzi in partenza per Miguel Couto, in Brasile.

È la mattina del 24 luglio, sulle spalle hanno grossi zaini e negli occhi tutta la gioia e la paura del primo grande viaggio della loro vita.

Si parte da Mondovì, dove questi giovani volontari prestano servizio nella sede italiana della Casa do Menor. Qui vengono accolti bambini e giovani vittime dell’abuso di droga, della violenza domestica e dell’abbandono. Il Brasile è un punto di svolta nella loro esperienza di volontariato.

Cosa troveranno?

Una terra maledetta e bellissima, un padre che ha donato la sua vita per salvare gli ultimi e per essere presenza d’amore fra le strade infernali delle favelas brasiliane. Troveranno disperazione, ma anche tanta gioia e voglia di ballare.

Perché il Brasile è così, pieno di contraddizioni.

È lo specchio della mancanza d’amore che sta infettando l’intera società contemporanea, come ha detto più volte Padre Renato Chiera. Tu stesso puoi rendertene conto semplicemente guardandoti intorno.

Quante persone disperate camminano per le strade, quanti giovani sono vittime di varie forme di disagio sociale, quanti bambini vengono abusati e abbandonati. Tutto per mancanza d’amore, di un abbraccio, di ascolto.

Rialzarsi e ricominciare a vivere dopo aver vissuto esperienze così difficili è quasi impossibile. Soprattutto se nessuno ti offre una seconda possibilità e gli strumenti per costruirti un futuro.

Il Brasile oggi è uno dei paesi più violenti al mondo.

Da oltre trent’anni Padre Renato opera nelle periferie delle città più povere e disastrate, offrendo ai meninos de rua e ai giovani abbandonati – spesso vittime dell’abuso di droga e della prostituzione – una possibilità di rinascita.

La Casa do Menor, che ha cinque sedi in Brasile, è una realtà che offre servizi sia per bambini molto piccoli, che per giovani adolescenti e persone adulte:

  • è una casa famiglia dove i bambini sono protetti, frequentano la scuola e varie attività ludiche e ricreative
  • è un centro di formazione, dove gli adolescenti possono frequentare corsi professionali (meccanico, tecnico informatico, parrucchiera, estetista, falegname…)
  • è una casa di accoglienza per giovani madri
  • è un luogo dove gli ex tossicodipendenti possono seguire dei percorsi di riabilitazione psicologica e fisica
  • è un punto di incontro per l’intera comunità, un centro di preghiera e aggregazione dove le famiglie possono stare insieme e trovare conforto
  • è una realtà che organizza vari percorsi di formazione per i volontari, che qui possono vivere un’esperienza davvero indimenticabile partecipando attivamente alla vita dell’associazione
  • è una bellissima posada per quei turisti che desiderano trasformare la loro vacanza in un viaggio di condivisione, dono e turismo solidale

Nella sede di Miguel Couto, i giovani volontari di Mondovì svolgono varie attività nelle case famiglia, dai giochi con i bambini ai servizi di pulizia. La loro giornata è scandita da ritmi frenetici, emozioni forti e momenti di condivisione e riflessione con Padre Renato.

Perché è importante tutto questo? E perché ti sto parlando di questa piccola, bella notizia?

Ecco la risposta: credo che questi giovani possano insegnarci tanto.

Di fronte a problemi che sembrano insormontabili, loro sono partiti e si sono messi a disposizione. Con coraggio e determinazione, hanno deciso di mettersi in gioco e di ESSERCI.

Puoi farlo anche tu.

Insieme agli amici della Fondazione Angelo Affinita, che da tantissimi anni sostiene la Casa do Menor, puoi scegliere di esserci. Di non voltarti dall’altra parte, ma di guardare in faccia la disperazione di questi bambini e fare qualcosa per dar loro speranza.

Grazie al sostegno di chi ha creduto nel lavoro di Padre Renato, la Fondazione è riuscita a finanziare vari corsi professionali, progetti di adozioni a distanza e la costruzione e manutenzione del centro di Igarassu. Certo, sono ottimi risultati, ma non è abbastanza.

Occorrono finanziamenti per:

  • rafforzare i programmi di riabilitazione dall’abuso di droga, che hanno bisogno di costanza e grande cura
  • aumentare il numero di posti letto e le sedi della Casa do Menor, per poter accogliere più bambini di strada e giovani abbandonati
  • aumentare il personale dedicato all’insegnamento sia a scuola, che nei corsi professionali per i giovani

Il lavoro da fare è ancora tantissimo, e so che può sembrare davvero impossibile da affrontare. Ma forse le parole di Giulia, una giovane volontaria, ti potranno aiutare a capire perché il momento di agire è OGGI:

 

“Questa esperienza per me è un bisogno, donare tutto l’amore che ho dentro il cuore non è per orgoglio, ma un grande immenso bisogno. E con Casa do Menor e la formazione sono riuscita a focalizzare il mio posto nel mondo, ora si lavora per concretizzarlo”.

 

Questo è il momento per concretizzare anche il tuo impegno e donare tutta la forza e l’amore che hai, per dare vita a una speranza reale per i bambini della Casa do Menor.

 

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

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