Ci sono alcune storie per me più importanti di altre e questo te lo dico sempre.

Come spesso ti dico conta molto per la nostra Fondazione vedere quanto, in Italia e nel mondo, chi crea lavoro con amore, chi lo produce e si impegna per creare nuova occupazione sia amato dai propri dipendenti, sia considerato un benefattore.

È il caso di Franco Ruta, imprenditore siciliano considerato il “papà” del cioccolato di Modica, diventato negli anni, anche grazie al contributo, suo e della sua pasticceria, famoso in Italia e nel mondo.

Così sono contento che adesso, a un mese dalla scomparsa di Franco, tutta la popolazione di Modica si sia messa al lavoro per dedicargli un tratto della via principale, proprio quella in cui sorge la sua pasticceria, la Dolceria Bonajuto.

La pasticceria sorge proprio di fronte ad uno dei simboli religiosi della città, il duomo di San Pietro. Lui è stato il primo ambasciatore del cioccolato di Modica nel mondo e la sua eredità è stata raccolta dal figlio Pierpaolo.

Pierpaolo Ruta, diversi anni fa, ha iniziato a collaborare con il papà che gli ha trasmesso i segreti di un successo fatto, innanzitutto, di cultura e di amore per la sua città e dedizione verso tutti i cittadini, a partire dalle persone che lavoravano con lui nella pasticceria.

Da quella piccola bottega Franco, con poco, è partito, da lì ha iniziato alla pasticceria decine di dolciai che oggi, a distanza di anni ancora ricordano il suo contributo.

Non ti sembra una bella storia?

Parliamo di un imprenditore illuminato che ha creato occupazione e lavoro nel suo territorio, che ha formato giovani e che ha contribuito a fare diventare Modica una delle patrie del cioccolato italiano.

E lo ha fatto per amore. Un amore profondo verso la sua terra e le persone che vi abitano.

Così, partendo dal territorio, cercando di farlo risorgere e di creare nuovi posti di lavoro, la Fondazione Angelo Affinita cerca di supportare quegli imprenditori che come noi hanno a cuore il futuro dei propri dipendenti.

Ti chiedo per esempio di dare un’occhiata al progetto delle suore orsoline chiamato “Casa di Rut”, che ha sede a Caserta.

Questo mira a dare una prima accoglienza a queste donne disperate e ai loro bambini, sostenendoli economicamente (con contributi per le rette del nido o per l’affitto della casa, ad esempio) per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi.

Casa di Rut ogni anno toglie dalla strada decine e decine di donne costrette al malaffare e alla prostituzione e dona loro la possibilità di poter camminare con le proprie gambe.

Non ti sembra un primo passo? Non ti sembra una bella goccia d’oceano?

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.