Ogni anno in Brasile si registrano migliaia di omicidi in una spirale di violenza che sembra senza fine. Ma cosa fare per cambiare questa situazione? Le misure repressive non bastano e possono costare la vita di bambini innocenti. Grazie ad un progetto speciale, abbiamo trovato un modo per diffondere speranza e porre fine per sempre alla violenza con un’unica arma: l’amore

Agatha aveva solo 8 anni quando, lo scorso settembre, è stata ammazzata da una pallottola vagante che le si è conficcata nella schiena.

Una bambina sorridente, colpevole di essere nel fatidico posto sbagliato al momento sbagliato. E ad ucciderla, in una favela di Rio de Janeiro, non sono stati degli spietati criminali ma dei poliziotti che invece avrebbero dovuto proteggerla.

Ma perché si è arrivati a questo?

Il Brasile è uno dei paesi dove si verificano più omicidi ogni anno. Pensa che nel solo 2018 sono state uccise 57.341 persone, circa 28 ogni 100 mila abitanti (dati Brazilian Forum on Public Safety). In Italia, in un anno vengono uccise circa 0,6 persone ogni 100 mila abitanti, giusto per darti un termine di paragone.

Nell’ultimo anno la politica ha optato per la linea dura e ha dato mano libera alle forze di polizia per cercare di diminuire il tasso di omicidi ma, purtroppo, c’è un prezzo da pagare.

Ed a pagarlo sono sempre i più deboli e gli innocenti: dall’inizio del 2019 sono stati uccisi cinque minori dalla polizia brasiliana ed episodi come quello che ha riguardato la povera Agatha Felix sono sempre più frequenti.

Come ti sentiresti a girare per le strade di Rio de Janeiro? Con quale stato d’animo usciresti da casa sapendo che qualcuno è pronto ad ucciderti per pochi spiccioli? Saresti tranquillo nel mandare tuo figlio a scuola da solo, a piedi?

In Italia abbiamo visto che la situazione è nettamente migliore eppure le cronache ci danno tanti motivi per essere preoccupati.

Ma immagina solo per un attimo di essere un bambino brasiliano e di dover convivere con questa violenza, di non poter immaginare un futuro sereno e di dover pensare a sopravvivere a ciò che ti circonda invece di giocare spensierato…

Beh, non sarebbe facile. Non lo è, per milioni di bambini che vivono in zone difficilissime dove si ammazza, si ruba, si spaccia alla luce del sole ed i bambini crescono senza valori o prospettive.

Ma è proprio in un posto difficile come il Brasile da cui si deve partire per costruire un futuro diverso. È lì che si deve mettere ogni nostra energia per migliorare il mondo in cui viviamo.

Questo è quello che ha pensato Padre Renato Chiera quando, ormai 30 anni fa, scelse di dedicare la sua vita ai bambini più sfortunati del Brasile.

La sua Casa do Menor rappresenta infatti un rifugio, un luogo dal quale iniziare una nuova vita per tantissimi ragazzi (migliaia negli anni) contro la povertà, la violenza e varie forme di dipendenza.

Questa istituzione conta 5 sedi in varie zone del Brasile, le più povere e pericolose, e offre sostegno e formazione a tanti bambini che altrimenti non frequenterebbero la scuola e sarebbero destinati a vivere di espedienti, nel migliore dei casi.

Contro la violenza, la Casa do Menor costituisce un vero e proprio presidio, un faro in grado di squarciare il buio della violenza che regna nel grande paese sudamericano.

E tu puoi fare molto per questi bambini, per dargli un futuro migliore e non sentire più storie come quella di Agatha. Come?

Sostenendo la Fondazione Angelo Affinita. Una scelta di grande coraggio che tanti imprenditori e liberi professionisti come te hanno già fatto, scegliendo di dare il proprio contributo a progetti come quello di Padre Renato.

La collaborazione della Fondazione Affinita con la Casa do Menor ha portato, negli anni, grandi risultati. Grazie alla generosità dei tanti amici che ci hanno sostenuto abbiamo:

  • offerto sostegno psicologico a tanti giovani tossicodipendenti strappandoli alla strada e dandogli l’opportunità di costruirsi una nuova vita inserendoli nel mondo del lavoro
  • finanziato corsi professionali per tanti giovani senza prospettive. Gli abbiamo dato la possibilità di diventare meccanici, periti elettronici, informativi, parrucchieri, estetiste. Gli abbiamo dato competenze e la forza di farcela da soli, dimostrando che si può uscire dalla miseria e sconfiggere le logiche di chi spadroneggia nelle favelas con la violenza
  • abbiamo costruito una sede della Casa do Menor a Miguel Couto, dove ogni anno centinaia di bambini e ragazzi possono giocare ed apprendere sereni e spensierati

Probabilmente la violenza si può battere in altri modi. Qualcuno crede che lo si possa fare usando altra violenza. A noi piace pensare che dare un futuro a migliaia di bambini sia l’arma migliore da contrapporre a quelle dei criminali.

E tu? Se la pensi come noi e credi che per migliorare il nostro mondo, azzerare gli omicidi e sconfiggere la violenza bisogna iniziare da quelli a cui nessuno penserebbe, come i bambini delle favelas brasiliane, scegli di darci il tuo sostegno.

Costruire un mondo migliore è un dovere per tutti noi, una scelta che può fare la differenza nella vita di tante persone sfortunate ma anche nella nostra, in quella delle nostre famiglie e nel quotidiano delle nostre aziende.

Perciò, dona ora per battere la violenza e far vincere l’amore.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.

Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.

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