Un modo per mettere fine alla “fuga dei cervelli” c’è… e nel beneventano sta già dando i suoi frutti. Scopri come creare opportunità per i giovani e, allo stesso tempo, educare i più piccoli cambiando il futuro della regione più giovane d’Italia

Non se ne parla spesso, ma una delle piaghe più grandi che affligge il nostro Paese è sicuramente la cosiddetta fuga di cervelli. Ogni anno migliaia di giovani abbandonano il paese dove sono nati, la loro famiglia ed i loro amici per portare le proprie competenze all’estero.

Una fuga inarrestabile, che coinvolge maggiormente il sud della nostra penisola. Compresa la Campania, la regione che, nonostante questa diaspora, continua ad essere la più giovane d’Italia.

Una buona notizia, in questo quadro desolante. Nei giovani sono riposte tutte le nostre speranze e il fatto che la Campania sia una terra per molti versi sventurata, ma ricca di giovani è sicuramente un ottimo punto di partenza per costruire il futuro.

Ma se è vero che la questa regione è ricca della risorsa più preziosa che si possa desiderare, d’altra parte c’è bisogno di qualcuno che valorizzi i talenti dei nostri ragazzi e che punti su di loro.

Imprenditori e liberi professionisti come te sanno benissimo che puntare sui giovani è una carta vincente per un’azienda. Educare dei ragazzi, permettergli di esprimersi in ambito lavorativo e di sprigionare tutte le loro energie regala grandi soddisfazioni e riempie di gioia.

Fonte: pagina Facebook Scuola La Tecnica dal 1984

Immagino che tu sappia cosa voglia dire. Sicuramente avrai dei collaboratori giovani e volenterosi e potrai confermarmi che un’attività portata avanti con la loro grinta e la loro voglia di fare dà grandi risultati.

I giovani hanno tanto bisogno di qualcuno che si fidi di loro e li valorizzi come fai tu da imprenditore. E magari anche da genitore. Sotto quest’ultima veste saprai anche i mille pericoli che si corrono a lasciarli senza una guida forte.

La Campania sarà anche la regione più giovane d’Italia ma è anche una di quelle con il più alto tasso di criminalità minorile. Giovani che spacciano, rapinano, che formano vere e proprie organizzazioni criminali come le tristemente famose baby gang napoletane, le paranze dei bambini di cui hanno scritto autori come Roberto Saviano.

Ma se ti dicessi che c’è un rimedio a tutto questo? Un modo per poter valorizzare il talento dei giovani e, allo stesso tempo, un’opportunità per educare i più piccoli.

La Fondazione Angelo Affinita, grazie al sostegno di tanti imprenditori e liberi professionisti, crede tanto nei progetti che valorizzano il talento dei giovani e dei bambini.

Non vogliamo fare uno sterile assistenzialismo nei confronti dei giovani più sfortunati ma concedergli opportunità. È per questo motivo che abbiamo deciso di sostenere i corsi di Scuola La Tecnica, una grande realtà che da circa 30 anni, offre corsi di formazione ai giovani di Benevento.

Fonte: pagina Facebook Scuola La Tecnica dal 1984

Uno dei corsi che ci sta più a cuore è sicuramente quello di “Educatore per l’Infanzia”, che ha lo scopo di formare persone che a loro volta avranno il compito di educare i bambini a 360° attraverso attività didattiche e ricreative.

Ecco perché questa figura ci piace tantissimo. In un colpo solo si può:

  • formare dei giovani e fornirgli un’opportunità lavorativa fornendogli delle competenze specifiche, senza regalargli nulla
  • educare i più piccoli che sono la vera speranza per un futuro migliore in una terra come la nostra

Proprio qualche giorno fa, la nostra Giovanna Megna, responsabile dei progetti della Fondazione, è stata invitata a far parte di una giuria qualificata a cui sono stati sottoposti i project work delle ragazze iscritte al corso di Educatore per l’Infanzia.

Alle partecipanti è stato chiesto di immaginare dei progetti per un campo solare, avendo l’opportunità di mettere in pratica le competenze teoriche acquisite durante il corso e di sottoporsi al giudizio di persone esperte.

Davvero una bellissima esperienza ed un modo di lavorare che rispecchia tantissimo quello che, qui in Fondazione abbiamo preso dal mondo dell’impresa e fatto nostro, dando opportunità concrete e fornendo competenze reali, direttamente applicabili nel mondo del lavoro.

Ovviamente c’è stato un progetto vincitore ma tutte le ragazze sono state all’altezza della situazione, facendo un ottimo lavoro.

Fonte: pagina Facebook Scuola La Tecnica dal 1984

Giovanna Megna ha anche letto e interpretato un brano dal libro “Che cos’è un bambino?” durante la cerimonia di premiazione. Curiosi di conoscere la risposta?

“Un bambino è una persona piccola, con piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo con idee piccole”.

E direi che questa frase rappresenta alla perfezione il modo con cui dobbiamo interfacciarci con i più piccoli, facendo sì che possano fare grandi sogni, avere grandi idee e costruire il loro ed il nostro futuro.

Se anche tu credi nei giovani entra a far parte della nostra famiglia!

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

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