Non so se hai sentito la notizia recente, secondo la quale Mark Zuckemberg e sua moglie, dopo la nascita della loro prima figlia, hanno deciso di donare il 99% delle loro azioni di Facebook (pari a circa 45 miliardi di dollari) in iniziative benefiche e non a scopo di lucro.

Spesso si sente parlare – quando ci si riferisce agli imprenditori – di filantropia, di azioni sociali e umane, come se da quelle dipendesse il lascito dell’imprenditore al territorio, al mondo.

Come per rimediare a un danno o a una colpa. Ma quale è la colpa dell’imprenditore? Qual è la tua colpa nel guadagnare con la tua impresa in completa legalità?

Chiaramente nessuna.

Tu imprenditore crei capitale, crei nuovi posti di lavoro, ma più di tutto se sei un imprenditore illuminato contribuisci alla costruzione di un nuovo mondo possibile. È questo forse il più importante impegno dell’impresa moderna.

Mark Zuckemberg, Bill Gates, Steve Jobs, sono tutti e tre accomunati dall’aver creato un vero e proprio universo nuovo, qualcosa che prima non c’era e che è diventato, in pochissimi anni, un prodotto irrinunciabile per tutti.

Tutte queste persone si sono distinte anche per una grande attività sociale e filantropica, hanno fatto beneficenza, hanno investito una grossa parte dei loro capitali a favore della ricerca e delle fondazioni benefiche. Ma il loro primo contributo è stato sicuramente quello di gettare le basi della loro impresa.

Ora immagina una fondazione benefica che si muove per are del bene con una impostazione imprenditoriale. Immagina decine e decine di persone che investono a favore di un mondo migliore con una mentalità diversa rispetto alle solite organizzazioni no-profit.

È questo lo spirito filantropico che ci piace, fare del bene, contribuire al grande spettacolo del mondo con un nostro verso, ma occupandoci del capitale con l’attenzione che daremmo alla nostra stessa impresa.

È così che la Fondazione Angelo Affinita si occupa dei suoi progetti come “Io da grande sarò”. Dagli un’occhiata, vedrai che sosteniamo il futuro di giovani in gamba ma con poche risorse economiche. Giovani che potranno diventare gli imprenditori del futuro.

Mio padre diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.

Giovanni Affinita