Come sai bene io mi faccio spesso questa domanda: come si aiutano DAVVERO le persone in difficoltà?

Purtroppo la strada – sbagliata – che troppo spesso si percorre è quella dell’assistenzialismo. Di che si tratta?

In parole povere: assistenzialismo è dare soldi a chi è in difficoltà. E basta. Senza un progetto di medio/lungo termine. Senza un progetto sulla persona.

Ora, alle volte è una necessità: una persona in difficoltà estrema che non ha di che mangiare o un tetto sotto il quale dormine ha un bisogno reale e imminente. Ok, c’è necessità SUBITO di far fronte a un’urgenza.

Ma questo risolve davvero il problema alla radice?

Come sai, in Fondazione siamo molto legato a un vecchio proverbio: “dai un pesce a un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per tutta la vita.”

Quanta verità in queste parole!

Ed è questa la visione per la quale ci vogliamo battere insieme a tutte le persone che sostengono la Fondazione.

dai un pesce a un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per tutta la vita - Fondazione Angelo AffinitaIl tuo ruolo, per noi, è fondamentale.

Perché?

Semplice: come imprenditore e libero professionista sai PERFETTAMENTE che l’unica strada e l’unica via per crescere è il duro lavoro, giorno dopo giorno.

Il segreto è tutto qui. Nel lavoro e nella formazione professionale. Ed è anche il vero segreto per aiutare chi soffre ed è in difficoltà.

Perché apprendere un mestiere prima e fare con coscienza e dignità un lavoro, ti aiutano non solo a uscire dalle difficoltà economiche, ma anche personali e umane.

Ogni anno centinaia e migliaia di figli di uomini e donne coraggiose arrivano sulle nostre coste con mezzi di fortuna. Spesso basta nascere a una latitudine diversa, un po’ più su, un po’ più in giù per avere il proprio futuro segnato.

Sono figli non diversi dai miei o dai tuoi. Sono figli nostri. Che, quando sono fortunati, hanno accanto giovanissime madri.

MOLTO SPESSO DONNE BISOGNOSE CHE HANNO SOLO VOGLIA DI LAVORARE, DI CREARSI UNA DIGNITÀ. E IO PER QUESTO TI CHIEDO: VUOI DAVVERO AIUTARLI?

Una profonda ingiustizia si consuma nei loro confronti. La colpa non è tua né mia, ma possiamo davvero fare la differenza nella vita di queste persone fragili. Di queste donne vittime di violenze inaudite.

Per questo io oggi ti parlo di uno dei nostri più bei progetti: Casa di Rut.

Casa di Rut è un progetto delle suore Orsoline che ha sede a Caserta. Serve a dare una prima accoglienza a queste donne disperate e ai loro bambini, sostenendoli economicamente (con contributi per le rette del nido o per l’affitto della casa, ad esempio) per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi.

Questo posto diventa, è facile capirlo, una casa d’accoglienza, una certezza per persone che non hanno né certezze né sogni e che qui possono ricostruirsi entrambe le cose.

Per essere davvero drastico e realista: Casa di Rut ogni anno toglie dalla strada decine e decine di donne costrette al malaffare e alla prostituzione e dona loro la possibilità di poter camminare con le proprie gambe.

Perché è questo il vero grande miracolo: le ragazze imparano un mestiere vero, e Casa Rut le inserisce in un circolo virtuoso che le porterà, nel corso del tempo, ad avere una vera indipendenza economica.

SOLO GRAZIE A QUESTO IMPEGNO E A QUESTA CONTINUA PRESENZA possiamo superare l’assistenzialismo. Solo così noi possiamo creare la giusta cultura e svelare il segreto che sta dietro all’aiuto al prossimo.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo Affinita.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire il segreto per fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.