New Hope. Nuova speranza.

La speranza di poter rivedere un giorno la propria famiglia.

La speranza di avere un futuro e di poterne dare uno al proprio figlio.

È di questa speranza che voglio parlarti oggi.

La storia di Blessing è comune a quella di migliaia di giovani nigeriane che lasciano la loro terra devastata alla ricerca di un nuovo inizio in Italia.

Ne avrai sentito parlare, ma sempre in termini molto generici. Si parla del “problema immigrazione”, dei barconi pieni di gente disperata che raggiungono le nostre coste. Le morti in mare. La disperazione di chi ha vissuto cose indicibili.

Forse è più facile non dare un volto e un nome a queste persone. Il dolore diventa uno solo e sembra meno grande.

Suor Rita Giaretta, però, ha ascoltato la storia personale di ognuna delle giovani donne che ha aiutato grazie a Casa Rut e alla Cooperativa NewHope.

Ma facciamo un passo indietro. Voglio prima parlarti di Blessing.

Blessing ha lasciato la Nigeria spinta dalla speranza di trovare un lavoro in Italia e di poter aiutare così la propria famiglia. Non era una speranza, ma una promessa. Fatta da gente senza scrupoli.

Il viaggio verso le coste libiche è stato l’inizio dell’inferno. Blessing ha subito violenze e abusi disumani.

Poi la traversata in mare, con la fame e la paura costante di un naufragio.

L’unico pensiero a cui aggrapparsi: le parole della madame che le aveva promesso un lavoro in Italia. Una volta arrivata, l’incubo sarebbe finito.

Ma così non è stato. Né per Blessing, né per migliaia di giovani donne vittime della tratta di esseri umani.

Il loro destino è una vita di schiavitù e violenze, costrette ancora minorenni a prostituirsi sulle strade delle periferie italiane. Come quelle di Caserta.

È lì che Blessing si è ritrovata sola e alla completa mercé dei suoi aguzzini. Un luogo di dolore, che grazie a Suor Rita si è trasformato nell’inizio della sua rinascita.

Casa Rut è nata a Caserta dal desiderio delle Suore Orsoline di creare un rifugio per le giovani donne vittime della tratta.

È iniziato come luogo di prima accoglienza per le ragazze e i loro bambini, ma nel tempo è diventato qualcosa di più.

Una casa, certo, ma anche una famiglia dove ognuno ha un ruolo e delle responsabilità, in un clima di integrazione e aiuto reciproco che ha dato nuova speranza a chi aveva perso tutto nella vita. Anche la dignità.

Ma da dove nasce la speranza?

Per Suor Rita, la speranza nasce dalla libertà. E solo con l’indipendenza economica e sociale che il lavoro può dare si può dire di essere veramente liberi.

Ecco perché Casa Rut ha fondato la Cooperativa NewHope.

Un laboratorio di sartoria artigianale che vede le giovani migranti in una veste nuova: quella di tessitrici di nuove speranze!

La Cooperativa è diventata un punto di riferimento in città, dove ha anche aperto da poco un punto vendita.

Con il sostengo della Fondazione Angelo Affinita, le giovani sarte di NewHope hanno potuto affinare le proprie conoscenze tecniche e sviluppare nuovi prodotti.

Questo grazie a:

  • Un corso professionale di sartoria basic, coordinato da esperti del settore e insegnanti dell’istituto di Napoli Scuola La Tecnica
  • Macchinari per la realizzazione dei prodotti
  • Materie prime per la realizzazione di borse, oggetti per la casa e indumenti

Ti stai chiedendo se queste azioni hanno portato a risultati concreti? La risposta è: SÍ!

La Cooperativa ha collaborato come parte attiva in diversi progetti con scuole, istituti superiori e associazioni prestigiose come BEAWARENOW.

Le ragazze hanno anche presentato una bellissima collezione di alta moda, dove anche Gucci ha partecipato come partner donando scampoli di stoffa.

Ma c’è di più. Una notizia che ti lascerà davvero senza parole.

Blessing non è solo rinata. È diventata la voce di un movimento che combatte attivamente la tratta degli esseri umani!

Il suo libro Il coraggio della libertà ha avuto grande successo editoriale e ha aumentato la risonanza intorno al problema del traffico dei migranti in Italia!

Questo significa che la Cooperativa ha messo in atto una rivoluzione sociale su tutto il territorio.

Ora ti chiedo: vuoi far parte anche tu di questa rivoluzione? Vuoi cambiare la vita di tante giovani donne e dar loro l’opportunità concreta di rinascere grazie al lavoro?

Diventa anche tu un donatore della Fondazione Angelo Affinita!

Insieme possiamo tessere nuove speranze e una nuova vita per chi ha bisogno di aiuto.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.

Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.