Il male fa rumore. E questa non ti sembrerà una notizia, niente di nuovo infatti, si impara fin da piccoli che i gesti e i fatti traumatici restano nella memoria molto più a lungo dei momenti di serenità.
Così, allo stesso modo, ci rimangono impressi (ed è scientificamente provato) molto più facilemente i brutti ricordi piuttosto che quelli belli.
Ma mentre un albero cade e fa rumore, una foresta sta già crescendo ed è bellissima, te lo assicuro.
Ma prima di portarti questa testimonianza voglio farti una domanda: Come si rende il mondo un posto migliore?
Bisogna sempre pensare a chi sta peggio, così in questo pazzo mondo siamo tempestati da immagini di barconi e naufragi, di poveridisperati in fuga dalle guerre.
Da questo giogo, come sai, non vengono risparmiati né donne, né bambini. Molte donne africane, molte donne dell’est Europa, sono costrette a partire con in braccio i figli neonati e denutriti, o addirittura col pancione.
Ti sto parlando di madri, ti sto parlando di figli senza un futuro. Ma tu lo saprai meglio di me, basta sintonizzarsi su un qualunque telegiornale mi dirai. Giustissimo, ma la verità è che non piace a nessuno parlare di questa tragedia.
Questa però, la storia che voglio raccontarti io, ha un lieto fine, non finisce con questa tragedia. Il mondo, anche nella peggiore situazione, può rivelarsi già come un posto migliore.
Così voglio farti conoscere il progetto delle suore orsoline chiamato “Casa di Rut”, che ha sede a Caserta. Questo mira a dare una prima accoglienza a queste donne disperate e ai loro bambini, sostenendoli economicamente (con contributi per le rette del nido o per l’affitto della casa, ad esempio) per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi.
Casa di Rut ogni anno toglie dalla strada decine e decine di donne costrette al malaffare e alla prostituzione e dona loro la possibilità di poter camminare con le proprie gambe.
Per questo la Fondazione Angelo Affinita ha deciso di sostenere questo progetto, perché dona loro la possibilità di farcela. Perché aiuta queste madri ad affrontare il cammino burocratico per mettersi in regola.
Ma il contributo fondamentale è quello di insegnare a queste ragazze un mestiere, un mestiere vero, inserendole così in un processo virtuoso che, fuori da obsolete pratiche assistenzialiste, consenta loro l’indipendenza economica che meritano.
Vedi?
Il dare una seconda possibilità seria e concreta aiuta le persone a crescere, trasformarsi e creare cose nuove e di assoluto valore. Pensa all’infinita utilità che questa cosa può avere anche nella tua vita e nella tua attività. I risultati, li vedi e li tocchi con mano, qui.
Il lavoro delle Suore nella gestione della Comunità – che attualmente ospita 8 giovani donne: 5 in Casa di Rut (1 con figlio piccolo, 2 incinte e 2 sole) e 3 nell’appartamento in via Leonardo da Vinci, sempre a Caserta – non smette di starci a cuore.
Sono questi passi importanti, passi fondamentali, da poter fare insieme.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo Affinita.
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