A me le storie che parlano di riscatto piacciono parecchio. Non parlo di rivincita fine a se stessa, che a volte diventa qualcosa di molto simile alla vendetta.

Parlo proprio di quelle storie dove una persona, per vari motivi, si trova in un momento molto difficile della propria vita, e con sacrifici e impegno riesce a rialzarsi con le proprie forze.

Io credo nelle seconde occasioni. E tu?

A volte, una cosa semplice come la pizza può davvero salvare una vita.

Sono tante le anime che danno energia alla Fondazione Angelo Affinita. Grazie al loro aiuto e fiducia, la Fondazione è riuscita a finanziare un progetto che ha avuto un successo incredibile: il Corso professionale per giovani pizzaioli.

Nell’Istituto Minorile di Airola si è svolto un corso professionale per pizzaioli, tenuto da veri e propri esperti del settore, al quale hanno partecipato quattordici giovani detenuti. Alcuni di loro hanno poi conseguito un diploma da pizzaiolo professionista, e hanno avuto la possibilità di svolgere un periodo di stage in alcune pizzerie di Cervinara.

Sono ragazzi che fin da giovanissimi hanno vissuto realtà traumatiche. Vengono da quartieri governati dalla camorra, dove non c’è spazio per la bellezza. Molti di loro scontano pene per furto, traffico di droga, violenza domestica. In alcuni casi, anche omicidio.

Sarebbe molto più facile voltarsi dall’altra parte, vero? Far finta che queste siano situazioni che non fanno parte della nostra quotidianità, che non ci appartengono. Un altro mondo, insomma.

E invece il mondo è uno solo, e siamo tutti legati gli uni agli altri. Ci sono persone che non si curano della vita degli altri, e persone che invece fanno la differenza.

La scelta che ti si pone davanti è proprio questa: chiudere gli occhi, o AGIRE. Agire per migliorare le cose, in un mondo che troppo spesso ragiona solo con la logica dell’indifferenza.

Abbiamo deciso di rimboccarci le maniche affinché questi ragazzi possano avere un futuro una volta scontata la loro pena. Il suo è un esempio che spiega molto bene il principio che muove la Fondazione Affinita: INVESTIRE SUI GIOVANI.

Grazie ai tanti amici imprenditori che hanno creduto in questo progetto, la Fondazione Affinita ha portato nel carcere minorile di Airola dei pizzaioli professionisti conosciuti a livello mondiale, come Marco Amoriello.

Ti consiglio di leggere attentamente le sue parole – ti daranno un’idea della passione che lo anima. La stessa passione che ha dato anche a te la forza di svegliarti ogni giorno e farti in quattro per realizzare i tuoi sogni.

Cos’è la pizza? Cosa può insegnare ai giovani detenuti di Airola, una cosa così semplice come la pizza?

Prima di tutto, i ragazzi che hanno partecipato al corso hanno imparato le tecniche di base per la sua preparazione.

Questi insegnamenti si traducono in possibilità lavorative concrete, perché il lavoro da pizzaiolo è sempre molto richiesto, anche in periodi di recessione economica.

Ma c’è di più. Attraverso la pizza, questi ragazzi hanno imparato cosa significa fare sacrifici oggi per avere una vita migliore domani.

Hanno avuto la possibilità di provare l’affetto di un gruppo di lavoro dove i rapporti umani sono importanti. Perché il gruppo che si crea in cucina è una vera e propria FAMIGLIA.

Una volta usciti dal carcere, potranno iniziare a costruire il loro futuro e puntare in alto, ben oltre i confini nazionali.

Come dice Amoriello: “la pizza è una ruota che gira e che porta lontano. Conoscere il linguaggio della pizza può portare dovunque”.

Può anche portare a una vita lontana dal crimine e dalla violenza.

Io credo che questi ragazzi si meritino un domani sereno. Il loro passato è stato pieno di dolore, e adesso hanno voglia di vincere.

Ma hanno bisogno di te, per farcela.

I risultati di questo progetto sono stati incredibili. Ci sono ragazzi che sono stati assunti nelle pizzerie dove hanno fatto lo stage, e hanno potuto ricominciare a vivere. Questo progetto non deve finire qui!

Per questo conto su di te. In mezzo a tante persone che si voltano dall’altra parte, tu puoi fare la differenza. Puoi guardare in faccia la disperazione di questi giovani e aiutarli a rialzarsi.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.

Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.

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