C’è un motivo per cui Amazon, Kellogg o Lego sono così amati dai loro clienti: sono ammirati non solo per i loro prodotti, ma anche per i loro comportamenti aziendali.

Un nuovo studio – edito da Cone Communications – rivela che le persone si aspettano dalle aziende non belle parole, ma azioni concrete nel loro impegno sociale. Facendo anche azioni di boicottaggio, qualora le aspettative non fossero mantenute.

Lo studio Cone Communications/Ebiquity Global CSR Study del 2015 riporta anche come i clienti oggi siano molto più attenti alla responsabilità sociale d’impresa e sospettosi. Ma non è una cosa negativa, anzi. Questo porta a cercare più informazioni dettagliate e maggior limpidezza. il 90% degli intervistati sarebbe disponibile a cambiare brand, per supportare una causa ritenuta giusta e vera.

Il 63% ha fatto una donazione all’azienda nell’ultimo anno per una giusta causa e – viceversa – il 53% ha boicottato uno o più prodotti, perché deluso dal comportamento dell’azienda stessa. Sono gli americani ad avere la palma d’oro delle maggiori donazioni – il 69% degli intervistati – e quelli maggiormente impegnati come volontari, il 61% rispetto al 40% del resto del mondo.

Il 50% degli intervistati, poi, comprerebbe un prodotto di qualità leggermente inferiore a un altro, ma costruito da un’azienda con maggior responsabilità sociale d’impresa. Lo studio – basato sulle risposte di 10.000 persone divise fra USA, Canada, Brasile, UK, Germania, Francia, Cina, India e Giappone – mostra con chiarezza che le aziende che più si sono impegnate nella responsabilità sociale d’impresa, ne hanno avuto un guadagno diretto in brand awarness e soddisfazione nel cliente. Roba da imprenditori illuminati…

Giovanni Affinita