Posso darti un consiglio? Spendi dieci minuti per leggere questa storia, perché ti regalerà grande gioia.

Poco tempo fa è uscita una bellissima intervista (la puoi trovare QUI) a Suor Rita Giaretta sul Sole24Ore.

Suor Rita ha raccontato della sua esperienza in Casa Rut, che da ventitré anni lotta contro la tratta degli esseri umani a Caserta. Un luogo difficile, certo, che però nel tempo è diventato la casa di Suor Rita e, insieme a lei, delle giovani migranti che ha salvato dalla strada.

Le parole di Suor Rita sono forti e piene di verità:

“ Queste ragazze non sono ‘poverine’. La logica delle ‘poverine’ non funziona e va rifiutata. L’assistenza psicologica e materiale pura e semplice crea dipendenza e fissa per sempre una condizione di minorità. Queste ragazze vanno sorrette, accudite e amate. E vanno aiutate a costruirsi una identità e a trovare un lavoro. Solo così troveranno un posto nel Mondo”.

L’aspetto che caratterizza Suor Rita più di ogni altro è che non si limita alle parole, ma agisce.

Non solo ha fondato Casa Rut, che negli anni ha salvato 500 ragazze dalla prostituzione e ha visto nascere 80 bambini, ma ha dato a queste giovani un’opportunità concreta di lavoro.

La Cooperativa NewHope è nata con l’obiettivo di dare alle ospiti di Casa Rut una formazione professionale spendibile nel mondo del lavoro.

Qual è il modo migliore per rimettere insieme i pezzi di vite spezzate dal dolore? Ricucire. Nel cuore e nei fatti, con ago e filo.

La Cooperativa NewHope è un laboratorio di sartoria artigianale in cui le giovani migranti imparano un’arte antica che unisce la tradizione italiana con le stoffe colorate della loro terra: l’Africa.

Spiega Suor Rita:

“Prendere i pezzi, armonizzarne i colori e cucirli è un lavoro, ma è anche una metafora delle loro vite che vanno ricomposte e rammendate”.

Quelle di Faith, Blessing, Sara e delle altre “tessitrici di nuove speranze”, come ama chiamarle Suor Rita, sono vite passate attraverso l’inferno della schiavitù.

La tratta degli esseri umani è il male del nostro tempo, come ha detto Papa Francesco, ed è un fenomeno in continua crescita.

Le giovani migranti vengono attratte in Italia da false promesse di lavoro, che si trasformano in violenze, abusi e sfruttamento non appena raggiungo le coste italiane.

Incarcerate dai cosiddetti “debiti di viaggio”, sono costrette a vendere il proprio corpo sulle strade delle periferie d’Italia per ripagarli. Ovviamente, con gli interessi.

Il coraggio di Suor Rita è stato quello di uscire, parlare con loro e accoglierle in un luogo che le protegge, ma che soprattutto offre loro una possibilità concreta di RINASCERE.

Negli ultimi anni la Cooperativa NewHope ha aperto un negozio a Caserta e ha partecipato a tantissimi progetti in collaborazione con vari istituti scolastici e con associazioni come BEAWARENOW.

Blessing Okoeidon, una delle ospiti di Casa Rut, ha scritto il bellissimo libro Il coraggio della libertà, e ha ricevuto la nomina di “Hero” dal Segretario di Stato USA Mike Pompeo, in occasione della presentazione del Trafficking in Persons Report.

Questi sono i risultati di “un bene fatto bene”, cioè con organizzazione e spirito imprenditoriale. Questo è il tipo di aiuto che dura nel tempo.

È una bella storia, vero? Ma ne ho un’altra da raccontarti, ed è questa.

Nell’articolo si parla anche di una ragazza americana, Elena.

Ti farà piacere sapere che Elena è una giovane studentessa di flussi migratori giunta dagli States grazie a una borsa di studio estiva. Nei mesi scorsi è stata ospite di Casa Rut e ha potuto studiare e toccare con mano i frutti del lavoro di Suor Rita e delle sarte di NewHope.

Il bello è che Elena ha potuto conoscere NewHope grazie alla Fondazione Affinita!

Una delle donatrici della Fondazione ha portato in America a sua figlia i prodotti confezionati dalle giovani sarte, Elena se ne è innamorata e ha deciso di mettersi in contatto con Casa Rut.

Il risultato di questa esperienza sarà una tesi di studio proprio sulla Cooperativa, che metterà sicuramente in luce la sua unicità e il potenziale delle imprese solidali.

Storie come questa rendono davvero orgogliosi di far parte della Fondazione Affinita!

I progetti che sosteniamo grazie a persone come te parlano da soli, attraverso gli incredibili risultati che raggiungono.

La Cooperativa NewHope è un seme di speranza per le vittime della tratta della prostituzione. È il bene fatto bene, con progettualità e coraggio.

Oggi puoi portare questo coraggio nella tua vita!

Cogli l’occasione e diventa anche tu un donatore della Fondazione Angelo Affinita!

Le giovani migranti di NewHope e Casa Rut hanno bisogno del tuo aiuto per continuare a costruire il loro futuro.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI.

Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.