È forse sbagliato avere dei sogni?
È forse sbagliata l’ambizione che ti porta a superare gli ostacoli che ti limitano e che ti vincolano?
Io credo di no. E tu?
Ci sono tante belle storie che io e te, che tutti noi, abbiamo contribuito a scrivere e mi sembra giusto fermarsi un momento e godersele.
Storie di chi ce l’ha fatta, storie di chi è riuscito, malgrado i suoi limiti, ad aprire le ali e spiccare il volo.
Chi è che non vorrebbe un manager formato e competente nella propria azienda?
Io sicuramente, perché credo fermamente nel valore dell’istruzione, dell’eccellenza e della cultura del lavoro.
Queste sono qualità rare, che servono e vanno sfruttate, senza le quali non si potrebbe in nessun modo fare impresa.
Così mi sta a cuore la storia di Emiliana Bassa, come quella degli altri meravigliosi ragazzi che la Fondazione Angelo Affinita ha contribuito a formare grazie alle borse di studio presso l’IPE, dove Emiliana sta frequentando un master in Contabilità, revisione e controllo di gestione.
Ascolta bene le sue parole nel video che trovi in fondo al post. Le troverai sorprendenti nella loro semplicità. Una ragazza con dei sogni e qualcuno che l’ha aiutata concretamente a realizzarli.
“Sapere che qualcuno investe nella mia formazione, mi fa dare sempre il massimo”.
Non male, vero?
Le borse costituiscono un aiuto concreto verso quei ragazzi che sono nati in condizioni economiche svantaggiate, e – dove non arriva lo stato – può arrivare una fondazione di privati.
In questo modo i ragazzi pieni ti talento possono ampliare il proprio bagaglio culturale e crescere professionalmente per mettere in pratica, finalmente, quanto appreso dai libri.
Ma soprattutto possono prendere in mano il proprio futuro. Diventare davvero imprenditori di sé stessi.
Come hai fatto certamente anche tu.
Così puoi dare il tuo contributo, con uno stile di impresa, a cambiare il volto della nostra società. Dove chi merita, chi ha voglia, coraggio vero di mettersi in gioco può avere una possibilità concreta.
Se ci pensi, uno dei più grandi guadagni di un imprenditore è cambiare il tessuto imprenditoriale e umano del luogo in cui vive.
Mio padre diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.
Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.
Giovanni Affinita