Fonte immagine di copertina: pagina Facebook Casa Rut

La perseveranza è un valore che caratterizza fortemente l’operato della Fondazione Angelo Affinita. Attraverso la sua testimonianza, Suor Rita Giaretta ci insegna quanto sia importante per costruire un mondo migliore e tessere nuove speranze. E ci indica qual è l’unico modo per ottenere risultati concreti attraverso la beneficenza

Perchè abbiamo scelto proprio la parola perseveranza come filo conduttore del XIX Charity Gala?

Le parole che suor Rita Giaretta ha pronunciato durante il suo intervento in quell’occasione, ci possono fornire un ottimo esempio del perché questo valore sia così importante.

Suor Rita è una donna straordinaria. Dal 1995 combatte una lotta contro un terribile nemico: la tratta degli esseri umani. Una realtà che in Italia sta diventando sempre più diffusa grazie a personaggi senza scrupoli che schiavizzano giovani donne fuggite dalla loro terra in cerca di una vita migliore.

Donne che invece si ritrovano ad essere vittime di violenza, di abusi. Costrette a prostituirsi per poter sopravvivere ai propri aguzzini. Una vera e propria forma di schiavitù, dalla quale è molto difficile uscire.

E tutto questo accade magari sotto i nostri occhi distratti: le vediamo sulla strada, di ritorno dal lavoro oppure quando andiamo al centro commerciale, cercando di nascondere questa realtà ai nostri figli, sperando che non guardino fuori dal finestrino.

Suor Rita decise con coraggio di non distogliere lo sguardo e iniziò ad avvicinare queste ragazze che inizialmente si mostravano intimorite e diffidenti.

Poi, l’8 marzo del 1997, insieme alle altre Suore Orsoline hanno iniziato a frequentare le aree più calde di Caserta, per donare vasetti di primule alle ragazze, con un biglietto nascosto: “Cara amica, qualcuno pensa a te con amore”.

Questo gesto di speranza e di non giudizio ha dato il via ad un progetto di accoglienza che ha fornito aiuto e protezione a tantissime giovani migranti.

Nel 1997 Suor Rita ha fondato a Caserta Casa Rut, un luogo di amore, crescita e protezione per le giovani vittime della tratta e per i loro bambini.

Ma dare un tetto, un pasto caldo e tanto amore a queste ragazze non bastava. Suor Rita ha lottato fortemente perché potessero ritrovare la propria dignità di donne attraverso il lavoro e, nel 2003, grazie all’aiuto di tanti amici e sostenitori, è nata la Cooperativa NewHope, un laboratorio di sartoria artigianale in cui le ospiti di Casa Rut possono crescere professionalmente.

Le donne che hanno avuto la fortuna di incontrare Suor Rita e che hanno avuto perseveranza e coraggio, oggi rappresentano un presidio di resistenza attiva in un territorio non facile. Queste ragazze erano scarti umani e, grazie a questo progetto, sono diventate delle vere e proprie tessitrici di nuove speranze, protagoniste di un grande miracolo.

“Dobbiamo imparare a riconoscere i veri miracoli nella vita. Questo è il miracolo che parla di perseveranza, che parla di speranza, di amore e passione.”

Queste parole di Suor Rita Giaretta ci danno grande forza per continuare a credere in questo sogno di dignità, di liberazione. Di affermazione professionale come forma di riscatto da un passato difficile.

Anche in un momento molto complicato come quello che stiamo vivendo: le politiche migratorie del governo vanno in una direzione molto restrittiva e, poiché molte delle ragazze che lavorano alla Cooperativa NewHope sono delle richiedenti asilo, si rischia che perdano dei diritti fondamentali e non possano più accedere a percorsi formativi che gli consentano di emanciparsi attraverso l’acquisizione di nuove competenze ed il lavoro.

C’è il pericolo, insomma, che siano costrette in una sorta di limbo: questa situazione rischierebbe di paralizzare l’attività della Cooperativa e le ragazze, impossibilitate a prendere parte a qualsiasi percorso formativo potrebbero dover rinunciare ad ogni forma di integrazione, facendo sì che si possa fornire loro solo quello sterile assistenzialismo che annulla la dignità umana.

Proprio quello che non dovrebbe accadere se si vuole veramente fare del bene.
Noi della Fondazione Angelo Affinita, grazie ai tanti imprenditori come te che ci supportano, abbiamo detto no ad ogni forma di assistenzialismo e aiutiamo giovani, donne e bambini a costruirsi un futuro migliore con le proprie mani.

Lo spirito di impresa caratterizza il nostro operato e tutti i progetti che sosteniamo non sono volti a sfamare dei bambini per qualche giorno permettendoci di lavarci le coscienze, ma ad ottenere risultati concreti nel lungo periodo.

Questo è un nuovo modo di fare beneficenza, caratterizzato proprio da quella perseveranza che ritroviamo in Suor Rita e, in genere, negli imprenditori che fanno bene il loro lavoro. Un metodo che ci permette di costruire un futuro migliore per tutti dato che:

  • aiutiamo i bambini attraverso percorsi educativi e formativi. Questo ci permette di avere risultati esponenziali: ogni ragazzo che impara un mestiere e riesce a sfuggire dalla miseria diventa un maestro ed un esempio positivo per tanti altri bambini
  • non ci piace l’assistenzialismo. Perché dare del pesce quando si può insegnare a pescare?
  • crediamo nello spirito imprenditoriale e vogliamo infonderlo nelle nuove generazioni perché trovino la forza per migliorare concretamente la realtà che li circonda.

Oggi, grazie alla perseveranza ed all’aiuto di tanti imprenditori come te abbiamo aiutato tantissimi bambini e tante donne a sognare, ad iniziare una nuova vita.

E abbiamo contribuito al successo delle tessitrici di nuove speranze che riempiono di colori la città di Caserta e non solo, poiché i loro manufatti, come gli zainetti o le borse, vengono anche portati a spasso contaminando con gioia e speranza la nostra umanità.

Aiutaci anche tu a diffondere gioia e speranza. Con il tuo aiuto potremo fare molto di più!

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

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