Oggi voglio chiederti un atto di fede.

Voglio chiederti di avere fiducia nel prossimo, nelle parole e nei gesti di chi ti sta intorno. Ti va?

Oggi voglio parlarti del sogno della Cooperativa New Hope.

Di questo progetto, come del progetto originario, Casa di Rut, ti ho già parlato molte volte. Ma adesso voglio farlo dandoti un punto di vista differente.

Così, in questo modo, spero tu possa avere un quadro più preciso di quello che da noi viene fatto.

TI SUGGERISCO CON IL CUORE DI ASCOLTARE LA TESTIMONIANZA DI MIRELA, BELLA COME LE VITE DELLE RAGAZZE DI RUT.

Eccola qui.

Mirela, come hai sentito dalla sua viva voce, parla di Casa di Rut e, poi, della Cooperativa New Hope.

Casa di Rut è, secondo lei, un piccolo rifugio. Un piccolo rifugio contro lo scempio a cui ogni giorno siamo costretti ad assistere.

Il progetto, nato per volere delle Suore Orsoline, “Casa di Rut”, ha sede a Caserta.

Questo mira a dare una prima accoglienza alle donne disperate e ai loro bambini, sostenendoli economicamente (con contributi per le rette del nido o per l’affitto della casa, ad esempio) per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi.

Casa di Rut ogni anno toglie dalla strada decine e decine di donne costrette al malaffare e alla prostituzione e dona loro la possibilità di poter camminare con le proprie gambe.

UN ENORME AIUTO, mi dirai tu, E IO INVECE TI DICO CHE QUESTO NON CI BASTA. NON CI BASTA PIÚ.

L’aiuto fine a se stesso non serva a nulla: il vero aiuto non stia nella beneficienza, ma nella cultura del lavoro, nel formare le persone a camminare con le proprie gambe.

Tu che ne pensi?

Mirela ne è entusiasta! È lei la prima a dire che un rifugio non è abbastanza. Non è abbastanza per la loro ambizione. Non è abbastanza per la loro dignità!

Queste ragazze, per terminare quello che la splendida Mirela chiama: il percorso di rinascita, hanno bisogno di LAVORARE. Hanno bisogno di affermare se stesse.

Così il contributo fondamentale diventa quello di insegnare a queste ragazze un mestiere, un mestiere vero, inserendole così in un processo virtuoso che, fuori da obsolete pratiche assistenzialiste, consenta loro l’indipendenza economica che meritano.

Qui nasce l’idea della Cooperativa New Hope.

Il lavoro delle Suore nella gestione della Comunità – che attualmente ospita 8 giovani donne: 5 in Casa di Rut (1 con figlio piccolo, 2 incinte e 2 sole) e 3 nell’appartamento in via Leonardo da Vinci, sempre a Caserta – non smette di starci a cuore.

Per questo la Fondazione Angelo Affinita ha deciso di sostenere questo progetto, perché dona loro la possibilità di farcela. Perché aiuta queste madri ad affrontare il cammino burocratico per mettersi in regola.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo Affinita.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire il segreto per fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.