Oggi voglio dirtelo chiaramente, senza giri di parole: NON UN SOLO CENTESIMO DEI TUOI SOLDI VA PERDUTO

Non un solo centesimo di questi soldi può essere sprecato né sciupato.

Perché?

Perché la libertà ha un grande valore: questa crea delle responsabilità.

La responsabilità, soprattutto, di usarla al meglio. Per questo oggi voglio usare la parola libertà per parlare direttamente con te dei tanti progetti che la nostra piccola sfida, la nostra Fondazione Angelo Affinita, sta realizzando e sta portando avanti.

Il nostro scopo, il nostro scopo dichiarato è quello di fare la differenza, di riuscire con il contributo dei nostri sostenitori (senza te e tutti gli altri non potremmo vivere) a cambiare il mondo un progetto alla volta.

Fortunatamente la Fondazione ha tanti amici, tantissimi, qui in Campania, dove l’azienda della famiglia Affinita è radicata e , ormai, grazie ai tanti meravigliosi mezzi di comunicazione moderna, in tutta l’Italia.

Molti dei nostri sostenitori campani sono persone che hanno conosciuto personalmente Angelo Affinita, che hanno vissuto parte della loro vita accanto a questo uomo straordinario, a questo maestro che ha illuminato la vita e la via di molti dei maggiori imprenditori di oggi.

Nel 2016 un centinaio di imprenditori e liberi professionisti hanno sostenuto con una donazione i progetti la Fondazione. Nel 2016 abbiamo RADDOPPIATO le donazioni e quindi RADDOPPIATO gli aiuti ai progetti.

Davvero, grazie alla lungimiranza e generosità di questi imprenditori illuminati, oggi siamo riusciti a fare il DOPPIO DEL BENE rispetto lo scorso anno. Vuoi essere anche tu dei nostri?

Vuoi far parte di questo circolo di imprenditori umani, illuminati e lungimiranti?

Uno di questi è sicuramente Vito Donatone, un uomo straordinario che è riuscito con le sue forze a conquistare un’importante posizione sociale.

Donatone è infatti il Direttore della Banca Azimut SPA ed è anche il protagonista del video che condivido con te oggi. Come sentirai dalla sua viva voce, Angelo è stato per lui un maestro di vita, un uomo di profonda umanità.

Fu lui a dettare la linea della fondazione quando questa era ancora allo stadio embrionale, impostando il lavoro futuro in modo molto semplice: TUTTI I PROGETTI DOVEVANO BASARSI SU UNA FILOSOFIA COMUNE.

Tutti i progetti della Fondazione Affinita devono essere riconoscibili e unici, ma ciò che più conta, tutti i progetti devono assolutamente evitare di fare beneficenza.

Questo è assolutamente così, nessuno di noi lavora per fare beneficenza: abbiamo altre ambizioni.

Vogliamo intervenire in una situazione di disagio per riuscire a rimettere in piedi gli uomini le donne e i bambini che sono stati vittime di qualche difficoltà.

Solo così possiamo aiutare veramente il prossimo a camminare con le proprie gambe, a essere indipendente.

È per questo che vogliamo superare concetti passati come l’assistenzialismo e come elemosina per dedicarsi finalmente a creare una vera ed efficace cultura dell’aiuto.

Ti faccio qualche esempio:

Cerchiamo di risolvere i problemi basilari dei bambini e dei ragazzi per trovare loro un lavoro e quindi per aiutarli a guadagnarsi una vita dignitosa, una vita fuori dalla criminalità e dal malaffare.

Lo facciamo per esempio per le strade di Napoli insieme al Centro Territoriale Mammut, che insegna ai bambini di Scampia una diversa cultura dell’ascolto e dell’educazione, lo fa proponendo un nuovo modello educativo, una nuova forma di pedagogia che possa partire dalla strada per liberare quei bambini dalla strada.

Lo facciamo in Brasile, con le tante filiali di Casa do Menor che ogni anno strappano centinaia di ragazzi minorenni dalle grinfie della droga, che lo fanno ripartendo sempre dalle famiglie, dai bambini, dal primo nucleo sociale internazionalmente riconosciuto.

Casa do Menor funziona proprio come una grande famiglia il cui padre, Padre Renato Chiera, ha fatto parte del proprio cammino con l’aiuto di Angelo e sua moglie Dora.

Lo facciamo anche per le donne di Casa di Rut, queste ragazze, molto spesso madri che arrivano sulle nostre coste povere e disperate e che riescono a riscattarsi (ci riescono davvero) e a iniziare, dopo il tempo necessario ad ambientarsi, un vero lavoro attraverso il quale possono finalmente cambiare vita e dedicarsi a un progetto di vita.

Questo è il motivo che spinge Vito Donatone e altri amici della Fondazione a metterci direttamente la faccia: il fatto che i nostri conti sono cristallini, che tutti i soldi che i nostri benefattori ci affidano arrivano nelle giuste mani, creano lavoro, occupazione: CREANO RICCHEZZA, UMANA E MATERIALE.

Se per te questo è un modello virtuoso noi vogliamo darti delle informazioni. Il resto, spetta a te, perché la libertà si acquista con la partecipazione, ANCHE CON LA TUA.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato ad Angelo Affinita.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.