Come si possono ricucire le parti di una vita spezzata?

Oggi voglio raccontarti una storia di rinascita, di speranze e di sogni che sono diventati realtà. Anzi, te la racconterà Mirela Macovei, la Presidente della Cooperativa NewHope di Caserta.

Se non hai mai sentito parlare di questa cooperativa, le parole di Mirela ti stupiranno. Perché la storia di questa associazione ha dell’incredibile. Un progetto, un’occasione, la volontà di tante persone di rimboccarsi le maniche e, infine, UN GRANDE SUCCESSO!

Tutto ha inizio nel 2004, quando le suore Orsoline del centro di accoglienza di Caserta Casa di Rut hanno deciso di ampliare il loro aiuto alle donne in difficoltà – soprattutto immigrate – e ai loro bambini, investendo su un progetto che le aiutasse e riprendere in mano la loro vita.

La Casa di Rut accoglie donne immigrate vittime della tratta delle schiave sessuali, ragazze madri, giovani donne vittime di ogni tipo di violenza e i loro figli, che spesso sono nati proprio da queste violenze. Riesci a immaginare il bagaglio di dolore di queste donne?

Costrette a prostituirsi sulle strade italiane, sole al mondo, invisibili agli occhi della società e prive di qualsiasi diritto. Spesso hanno abbandonato il loro paese di origine fidandosi delle promesse di quelli che sarebbero diventati i loro aguzzini.

Non c’è speranza per loro. La loro vita in Italia non ha alcun valore, così come la loro morte.

Nella Casa di Rut, molte donne in difficoltà hanno trovato riparo, conforto, protezione e amore. Con la nascita della Cooperativa NewHope, hanno avuto un’opportunità in più: quella di ritrovare la dignità, di rinascere come donne e come madri, di riprendere in mano la propria vita e diventare indipendenti.

Lo so, sembra impossibile. Dove si può trovare la forza di rialzarsi da una vita così piena di dolore? Così degradante?

Queste donna l’hanno trovata nel progetto NewHope, che gli ha ridato fiducia in loro stesse e le aiuta ogni giorno a rinascere.

La cooperativa NewHope è nata da un sogno: quello di offrire una vera e propria formazione professionale alle donne della Casa di Rut. Grazie all’aiuto di tanti volontari, Mirela e le suore Orsoline sono riuscite a creare un laboratorio di sartoria, utilizzando vecchi macchinari abbandonati, ma ancora funzionanti.

Dal primo ordine di 1000 borse richiesto per un convegno sull’immigrazione, la Cooperativa NewHope non si è più fermata. Tantissime persone si sono rimboccate le maniche per riuscire a soddisfare questa richiesta, portando ritagli di stoffa e usando macchine casalinghe. Il risultato è stato un grandissimo successo!

Oggi la cooperativa è cresciuta e le ragazze hanno nuovi macchinari e stoffe di qualità che possono trasformare in bellissime creazioni. Vengono utilizzate stoffe africane piene di colori e disegni tradizionali, tessuti pregiati prodotti sul territorio – come la seta di San Leucio – e tanti altri materiali di qualità.

La Fondazione Affinita ha creduto in questo progetto dal primo istante. In fondo, come si può non voler far parte di un’iniziativa che aiuta donne in gravissime situazioni di sfruttamento a rimettersi in piedi proprio grazie alla formazione?

Da imprenditore, conosci meglio di me la gioia che si prova nel vedere i risultati del proprio lavoro. Conosci quella sensazione di soddisfazione e di fiducia nelle proprie capacità.

Grazie alla Cooperativa NewHope, queste giovani donne possono sentire di nuovo la fiducia nel cuore, quella forza che ti permette di affrontare le sfide di ogni giorno con il sorriso.

Moltissime persone hanno voluto dare il loro contributo per rendere NewHope una realtà attiva e vitale sul territorio. Grazie a loro, la Fondazione Angelo Affinita è riuscita a supportare i laboratori di sartoria della cooperativa, ma SERVE DI PIÙ.

Servono stoffe, manutenzione dei macchinari, servono letti nuovi per accogliere più ragazze, materiali scolastici per i loro bambini, giochi e libri per l’insegnamento dell’italiano. SERVI TU. Il tuo desiderio di donare e di fare qualcosa di importante, che può cambiare la vita di queste donne e dei loro figli.

Mirela lo dice chiaramente nel video: NewHope vive grazie a una catena di persone che credono in questo progetto e si impegnano ogni giorno affinché possa continuare. NewHope è DI TUTTI, italiani e immigrati, giovani e anziani. NewHope è di coloro che credono nel potere della formazione come modo per RINASCERE.

Se anche tu sei convinto che questa sia la strada giusta per aiutare le ragazze della Casa di Rut, allora unisciti alla catena di persone che sostengono NewHope. Grazie al tuo prezioso aiuto, la cooperativa potrà crescere e continuare ad aiutare tante ragazze a ricucire le loro vite.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

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