Ascoltala bene la storia che ti sto raccontando.
Ascoltala perché questa storia si riferisce a tutti quelli che non vogliono solo guadagnare e fare impresa, ma che vogliono farlo senza dimenticare chi rimane indietro.
Per questo le parole che ti porto oggi mi stanno particolarmente a cuore, perché sono convinto che tramite queste si possa arrivare lontano.
Oggi ti porto la testimonianza di un importante imprenditore campano che oggi, oltre a essere il Direttore della Mangimi Liverini Spa, è anche il Presidente della sede di Confindustria di Benevento.
Abbiamo infatti chiesto a Filippo Liverini, che si era detto entusiasta del lavoro della nostra Fondazione Angelo Affinita, se aveva voglia di esprimere pubblicamente il suo pensiero e le sue opinioni sul nostro lavoro.
Il risultato è andato oltre le nostre più rosee aspettative. Filippo infatti ha colto alcuni dei più interessanti particolari del nostro lavoro e cioè che non esiste l’aiuto nella stupida pratica della beneficienza isolata, che quella può essere, al massimo, un inizio, un accenno.
Filippo ha capito che degli imprenditori che si occupano del sociale, che hanno attenzione verso l’occupazione diffusa o l’allargamento del capitale e del reddito possono causare un effetto boomerang sulla società e sull’economia.
Ma Filippo ha poi aggiunto un altro concetto illuminato: Un prodotto non è mai solamente un prodotto, esso è anche e soprattutto l’insieme di tutte le esperienze che hanno contribuito a crearlo. Un prodotto è quindi più di se stesso.
Si potrebbe parlare, in questo senso, di “coefficente sociale” del prodotto.
Ti segnalo, a questo proposito, il NewHope Store, il negozio delle ragazze della Cooperativa New Hope. Queste donne arrivano tutte da storie difficili ma grazie al nostro aiuto (che poi è anche e soprattutto il TUO), sono riuscite ad adeguarsi al mercato contemporaneo e alle sfide che questo ci lancia. Così hanno voluto crearsi un lavoro e, nel 2004, è partito questo piccolo sogno.
Loro sono state accolte in Casa di Rut (altro progetto da noi sostenuto e che ti suggerisco di approfondire).
Qui si sono assestate, hanno imparato la lingua, hanno pensato ai loro figli. Dopo questa prima fase, hanno sentito l’esigenza di affrancarsi, di camminare con le proprie gambe e, neanche a dirlo, noi ne siamo felici e orgogliosi.
Questo è creare un nuovo orizzonte e un nuovo futuro, questo è contribuire alla società.
Tutto questo è possibile solo grazie al tuo prezioso aiuto, che per tutti noi è fondamentale. Non solo – come vedi dalle parole di Filippo Liverini – un contributo economico, ma anche un contributo nel diffondere uno stile nuovo e diverso nel fare del bene.
Uno stile che conosci bene e che ti appartiene: uno stile di impresa. Possiamo contare su di te?
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
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