Basta aprire un giornale, ricercare sulle notizie di Google, parlare un po’ con gli amici dopo una lunga giornata di lavoro della situazione italiana per rendersi subito conto che fare l’imprenditore oggi significa per molti essere un lestofante o un profittatore.

Parliamoci chiaro: Questo è forse il mestiere più odiato in questo paese (ma non solo). E io mi chiedo: perché?

Mi rendo conto che lo stereotipo dell’imprenditore italiano non è dei migliori, tanti sono stati nella storia italiana gli imprenditori collusi con sistemi mafiosi o criminali, molti gli imprenditori dal passato, per così dire, poco chiaro.

Esiste lo stereotipo dell’imprenditore arraffone, un uomo che pensa solo ai soldi e ai profitti senza curarsi minimamente degli uomini e dei dipendenti.

Ma ricordiamoci bene una cosa: NON BISOGNA MAI FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO!

Per questo questi luoghi comuni sugli imprenditori mi fanno arrabbiare, per un motivo molto semplice: queste cose non sono vere. Non è vero che gli imprenditori rubano, non è vero che i loro sono sempre soldi sporchi.

Quelli che rubano non sono imprenditori, SONO LADRI.

Un vero imprenditore non cerca la ricchezza sfrenata, non vuole solo accumulare capitale. Il suo ruolo non è solo quello di accaparrare capitale.

Il vero ruolo di chi sceglie di consacrare la sua vita all’impresa è semplice: CREARE CAPITALE.

Umano, sociale, personale.

È un errore pensare che l’imprenditore crei solo ricchezza materiale. Certo, fa anche quello. Ma soprattutto crea ricchezza umana, sociale e personale.

Come? Lo vedi e lo vivi ogni giorno.

Ogni volta che dai gli strumenti a un tuo collaboratore per crescere nel suo mestiere, lo stai aiutando ANCHE a camminare con le sue gambe. A sviluppare i suoi talenti. A trasformarsi e diventare una persona migliore.

Ogni volta che la tua azienda cresce di fatturato e crei nuovi posti di lavoro, stai dando un valore sociale ENORME. Vuol dire che ci saranno più persone che possono lavorare, più famiglie che possono vivere serene e a cascata un fiume di effetti benefici per la comunità nella quale viviamo.

Non riesci a vedere tutta questa bellezza? Io credo proprio che anche tu la veda.

Anche per questo è nata la Fondazione Angelo Affinita.

La nostra fondazione, che è qui a testimoniare che gli stereotipi che ruotano attorno agli imprenditori sono solo luoghi comuni. Stiamo qui a testimoniare che non è vero che un’impresa fa il male della società, anzi, tutto il contrario.

Per questo ti chiedo di guardare bene i nostri progetti, di sentire altri imprenditori, tutte le belle realtà che animano questo paese. Poi, lo sappiamo, fa molto più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.

Io ti dico di sentire gli altri imprenditori, quelli che popolano la tua vita, ce ne sono molti e fidati: SONO BRAVISSIME PERSONE.

Sono quelli che mi piace definire “imprenditori illuminati”, che sentono il bisogno di aiutare la società. Ti linko per questo quaggù il video di alcuni amici della nostra Fondazione.

Ti suggerisco di guardare le loro facce, guardare le facce di gente onesta che ha dedicato la propria vita all’impresa e ai propri lavoratori.

Ci sono tanti modi di fare impresa, uno di questi, quello che preferisco, è crescere insieme, datore di lavoro, dipendenti, amici, collaboratori. Crescere insieme e influenzarsi continuamente, a vicenda.

Questo è il nostro pacchetto di valori, e non è sostituibile, anzi, mi verrebbe da dire, è un principio non negoziabile.

Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.

Vogliamo provare – INSIEME – a fare la differenza? CLICCA QUI. Si aprirà una pagina dove potrai dare il tuo contributo decisivo per i progetti della Fondazione, scegliere come aiutarci tramite una donazione libera o tramite l’acquisto del libro dedicato a mio padre.

Se sei un imprenditore, troverai anche l’opportunità di essere contattato direttamente dalla Fondazione e scoprire come fare crescere la tua azienda aiutando il prossimo.