Qualche giorno fa è stato inaugurato a Stoccolma un centro commerciale del tutto fuori dalla norma.
Il ReTuna Recycling Gallery è uno vero e proprio centro commerciale con 14 negozi e un ristorante biologico a chilometro zero, dove vengono venduti esclusivamente prodotti riciclati.
Vestiti, oggetti, mobili, ma anche computer e altre attrezzature elettroniche fanno bella mostra di loro in questo spazio, un bellissimo omaggio alla green economy.
Ogni oggetto venduto è di seconda mano, riciclato o riparato.
Dando una seconda vita a ciò che normalmente butteremmo via, gli ideatori di questo centro commerciale vogliono ispirare le persone a vivere in modo sostenibile, rispettando l’ambiente e dando vita ad un’economia circolare.
Questo concetto mi piace molto. L’economia circolare non tollera sprechi. Ciò che ha avuto una funzione nel passato, può averne una nuova nel futuro, e in questo modo si può ottenere un oggetto nuovo, utile e a costo zero.
Come viene detto sul sito di ReTuna Recycling Gallery, la sostenibilità è proprio questo: “ottenere di più con le risorse che abbiamo già”.
Lo sanno bene le sarte della Cooperativa NewHope di Caserta, un progetto che la Fondazione Angelo Affinita sostiene da anni con grande entusiasmo. Nei loro laboratori di sartoria, le donne della cooperativa creano biancheria per la casa, oggettistica e borse utilizzando gli splendidi tessuti delle loro terre.
Niente viene sprecato, nemmeno un piccolo pezzo di stoffa, perché “non c’è scarto che non possa fiorire”.
Le spille prodotte dalle sarte di NewHope sono diventate il simbolo di questa associazione. Sono splendidi, piccoli fiori di stoffa, fatti con gli scarti che derivano dalla lavorazione di altri prodotti, e che acquistano nuova vita rendendo bello un cappotto, un maglione, un capo di vestiario qualsiasi che, immediatamente, diventa speciale.
Alla Cooperativa NewHope le suore orsoline danno nuova vita ai tessuti, ma soprattutto alle persone. La filosofia del riciclo e del nuovo impiego è il valore principale che guida il loro lavoro sul territorio.
Questo centro accoglie le donne migranti vittime della tratta della prostituzione. Dai paesi africani violentati dalle guerre, queste giovani donne – alcune più bambine, che donne – partono con la speranza di un futuro nel cuore. Ma trovano la morte.
Molte delle sarte che oggi lavorano nella cooperativa sono partite fidandosi delle promesse di donne e uomini senza scrupoli che avevano in serbo per loro un unico futuro: quello dello schiavismo sessuale, sulle strade italiane.
“Vieni in Italia, ti darò una casa e un lavoro”. “Conosco brave persone che possono aiutarti a trovare un buon impiego per mandare soldi alla tua famiglia”. “Qui starai benissimo, e in poco tempo i tuoi genitori potranno raggiungerti”.
Bugie, solo bugie.
Dopo viaggi pericolosi, su imbarcazioni pericolanti, spesso violentate già sulle barche, queste donne raggiungono i loro salvatori, ma trovano degli aguzzini.
Così si trascinano le loro giornate, vendendo il loro corpo sulla strada, subendo violenze fisiche dai loro padroni, e cercando di saldare un debito che non finirà mai.
La Cooperativa NewHope accoglie queste giovani vite spezzate e i loro bambini, e riaggiusta quelle parti della loro anima che sono state rovinate da una vita disumana e ingiusta. Qui hanno un posto sicuro dove vivere e costruire una nuova vita per loro stesse e i loro figli, proprio seguendo una filosofia di riciclo umano e sociale.
Nei laboratori di sartoria queste donne imparano a cucire e confezionare abiti, biancheria per la casa, oggettistica e borse che vengono poi vendute sia nel punto vendita dell’associazione, sia online. Le loro creazioni sono bellissime e piene dei colori dei paesi da cui provengono.
Infatti NewHope utilizza solo tessuti pregiati prodotti sul territorio a livello artigianale – come la seta di San Leucio – e tessuti africani tradizionali, come gli African wax.
La Fondazione Angelo Affinita ha bisogno del tuo aiuto per portare avanti questo progetto, che ha avuto risultati davvero incredibili. Le borse di NewHope hanno fatto il giro del mondo, così come le storie delle donne che grazie a questa associazione hanno potuto rifarsi una vita. Sono nati libri, articoli apparsi sul New York Times e tante piccole realtà di sartoria artigianale portate avanti da queste giovani sarte.
Hai un’occasione unica fra le mani. Con un solo gesto, puoi sostenere un progetto che fa bene al pianeta e aiuta queste ragazze, che hanno avuto vite terribili e si meritano un domani pieno di gioia e soddisfazioni professionali. Non è da tutti poter dare il via a una piccola rivoluzione, ma TU PUOI FARLO.
La Cooperativa NewHope è un progetto innovativo, che guarda al futuro e ha fatto sua la filosofia del riciclo, perché ogni persona – così come ogni oggetto – spezzata e rovinata da esperienze dolorose può trovare una nuova funzione e TORNARE A VIVERE.
Angelo Affinita diceva sempre “È l’uomo che fa la differenza”.
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