Angelo Affinita nasce nel 1944 a Santa Maria a Vico (CE). Inizia a lavorare giovanissimo nell’azienda di famiglia dove si occupa della parte produttiva nei lavori di falegnameria.
Da subito spicca il suo spirito imprenditoriale: innova l’attività famigliare, grazie alla creazione di un laboratorio per la produzione in serie di infissi, fino ad allora eseguiti solo in maniera artigianale.
Inoltre, per dare voce agli imprenditori del Sud, Angelo entra a far parte prima degli organi di Governo della Confapi Caserta, poi del Consiglio direttivo nazionale Unionmeccanica, di cui è eletto vicepresidente nel settembre 2005.
L’impegno nel sociale
Oltre al lavoro, Angelo si adopera con grande impegno anche nel sociale. Promuove insieme a Dora, sua moglie, il comitato Agape Onlus che – in dieci anni di attività – raccoglie oltre 250.000 euro a favore della ONG “Casa do Menor”. Insieme hanno realizzato strutture mediche, edifici scolastici, abitazioni e raccolto fondi per l’avvio di attività professionali a sostegno economico di oltre 2.000 bambini e adolescenti nelle aree più difficili, violente e abbandonate del Brasile.
I suoi valori
Angelo presta sempre la massima cura e attenzione allo sviluppo, alla promozione e alla qualità della vita delle persone sul posto di lavoro. Per lui, la crescita dell’azienda deve andare di pari passo con la crescita umana e professionale dei dipendenti: altrimenti non c’è vera crescita.
Una concezione dell’azienda all’avanguardia: ama ripetere “l’azienda è un bene sociale, non un bene personale”. Infatti, considera il suo ruolo di amministratore come un servizio a favore dei collaboratori e di una terra troppo spesso senza lavoro.
Il successo imprenditoriale non ha cambiato lo stile di vita di Angelo: è rimasto sempre semplice e schietto. Un uomo buono, autentico, solidale verso il prossimo.
È l'uomo a fare la differenza!
Perdere un padre è sempre doloroso, ma l’eredità lasciata da mio papà Angelo ispira ogni singolo giorno della mia vita.
Diventa un dovere mio e della mia famiglia onorare la sua memoria, condividendo con altri imprenditori e professionisti il suo esempio.
Mio padre era solito dire: “È l’uomo a fare la differenza”.
Vogliamo provare, insieme, a fare la differenza?